L’indecisione politica, tutta italiana perché in Francia non ci sono state battute d’arresto, non ha scongiurato il cammino nella realizzazione del tunnel di base della ferrovia Torino-Lione e soprattutto non ha fatto perdere un euro dei fondi dell’Unione europea. Questi possono essere impegnati e quindi spesi entro il 31 dicembre 2022. Italia e Francia hanno firmato ad aprile 2020 una proroga dei tempi, dovuta solo in parte a cause contingenti come l’emergenza sanitaria, del Grant Agreement con l’Unione europea.
L’accordo si inserisce nel programma conosciuto come Connecting Europe Facility e prevede la prima trance del finanziamento comunitario a favore della sezione transfrontaliera della nuova ferrovia transalpina. La prima intesa era stata sottoscritta a dicembre 2015 e prevedeva un finanziamento di 814 milioni di euro su un totale preventivato in 1,9 miliardi di euro, fondi da impegnare entro il 2019. Ora è arrivata la proroga al 2022 ma con la conferma dei finanziamenti comunitari.
L’allungamento della scadenza non è una semplice concessione, ma è stata stabilita e motivata dopo un’attenta analisi di quanto finora realizzato da parte di Telt, il promotore italo-francese che si occupa della realizzazione e della gestione della tratta transfrontaliera della Torino-Lione costituita per buona parte dal tunnel di base lungo 57 km. Secondo la società, gli obiettivi fissati dall’Unione Europea (attraverso l’agenzia Inea) per il 2019 sono stati raggiunti (91% di opere realizzate) e la solidità finanziaria e gestionale del progetto non viene messa in discussione.
Anche perché l’arresto momentaneo dei cantieri sia in Italia sia in Francia dovuto all’emergenza sanitaria non ha pregiudicato l’iter avviato per aggiudicare i lavori di scavo a partire dalla tratta francese, quella più complessa da realizzare. Telt ha in corso gare d’appalto per un valore di oltre 3 miliardi di euro. In particolare, per i tre lotti francesi (valore di 2,3 miliardi) nel mese di dicembre 2019 sono stati inviati i capitolati alle aziende interessate che stanno ora elaborando le offerte da consegnare entro fine maggio 2020.
Piermario Curti Sacchi