Il programma Connecting Europe Facility potrebbe essere a rischio di sospensione. Lo ha scritto il 12 febbraio 2025 la testata online RailTech.com, sulla base d’indiscrezioni giunte da fonti che mantiene anonime ma che considera affidabili. La Commissione Europea starebbe valutando di porre fine al suo principale strumento di finanziamento delle infrastrutture di trasporto, digitali ed energetiche, che ha in programma investimenti per decine di miliardi di euro. Tali finanziamenti non sarebbe azzerati, ma verrebbero convogliati in un unico Fondo per la competitività, insieme ad altri strumenti di finanziamento. Ma in questo modo i progetti sui trasporti, soprattutto ferroviari, dovrebbero competere con altri programmi per ottenere i fondi.
Il rischio non è immediato, perché la ristrutturazione dei finanziamenti comunitari deve essere approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo, ma già il fatto che sia presa in considerazione dalla Commissione Europea sta mettendo in allarme gli operatori interessati. Secondo RailTech.com il comparto del trasporto teme che questa ristrutturazione dei fondi crei incertezza in un settore che invece ha bisogno di progetti chiari e a lungo termine. Inoltre, la destinazione delle risorse potrebbe essere meno mirata.
E qualcuno sta già muovendosi. L’11 febbraio 2025, i Governi di Estonia, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna e Repubblica Ceca hanno scritto una lettera aperta alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, per esprimere le loro preoccupazioni sul futuro dei finanziamenti per i progetti ferroviari dell'UE, senza comunque citare il Connecting Europe Facility.
Il Cef è attivo dal 2014 e da quell’anno ha stanziato circa 37,5 miliardi di euro per 1.500 progetti infrastrutturali del trasporto. Ora siamo alla seconda edizione (Cef-2), che copre l’intervallo dal 2021 al 2027 con uno stanziamento totale di 33,71 miliardi di euro. Tra i principali progetti di trasporto finanziati ci sono la galleria di base della nuova ferrovia Torino-Lione e la Rail Baltica. Rientra nel programma anche l’applicazione del sistema di segnalamento Ertms in tutta l’Europa.