Nella conferenza stampa sul Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2023, il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, ha annunciato che il Governo ha approvato lo stanziamento di dodici miliardi per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina e che la Regione Sicilia ha stanziato un altro miliardo. Egli ha aggiunto che i cantieri inizieranno nell’estate del 2024. I fondi dovrebbero essere erogati almeno nei primi tre anni, con valori crescenti, focalizzandosi nel 2025 e 2026. Nella conferenza stampa non sono state date maggiori informazioni su come saranno reperiti i fondi. A tale proposito, Salvini ha solo detto che saranno avviate interlocuzioni con la Banca Europea per gli Investimenti.
Nella conferenza stampa, Salvini ha parlato solo di ponte, senza precisare se i dodici miliardi previsti riguardano l’intero sistema del cosiddetto “collegamento stabile” tra Calabria e Sicilia. Non basta infatti costruire il ponte, ma bisogna portare i treni e gli autoveicoli alla sua altezza e per farlo non servono le attuali infrastrutture. Bisognerà costruirne di nuove in entrambe le sponde, che sono montagnose. Ciò significa che la maggior parte di queste opere a terra sarà formata da gallerie.
Queste opere sono citate nella relazione tecnica al Decreto Legge del maggio 2023 sul collegamento stabile e disponibile come pdf sul sito web del Senato. Vi si legge che il collegamento ferroviario tra Messina e Reggio Calabria avrà uno sviluppo di 39 chilometri. Sul versante calabrese ci saranno due diramazioni, una verso Reggio Calabria e l’altra verso Villa San Giovanni lunghe complessivamente 6 chilometri, di cui cinque in galleria, con cameroni d’interconnessione.
Sul versante siciliano, il collegamento ferroviario partirà dalla torre nord del ponte. Il testo precisa che “i binari della linea ferroviaria si separano dal tracciato autostradale all’imbocco della galleria S. Agata all’interno della quale è collocata la Fermata sotterranea Papardo (km 3+401) (baricentrica alle aree dell’Università e Polo Ospedaliero). La successiva galleria S. Cecilia è lunga 11.500 metri circa, lungo la quale sono state previste le fermate Annunziata (km 9+478) - baricentrica alle aree dell’Università e Polo Ospedaliero – e Europa (km 13+836) in centro, all’intersezione tra Viale Europa e Viale Italia. Il tracciato continua per arrivare alla nuova Stazione ME Gazzi. Nel complesso, lo sviluppo è di 18,7 km, di cui il 93% in galleria”.
Per quanto riguarda i collegamenti stradali al ponte, la relazione afferma che “tra Reggio Calabria e Messina prevedono uno sviluppo totale di 10,4 km, di cui il 71% in galleria, nel tratto siciliano e uno sviluppo totale di 9,9 km, di cui il 41% in galleria, nel tratto calabrese”.
Il testo ricorda che Società Stretto di Messina ha un capitale di 383.179.793 euro ed è partecipata da società ed enti a capitale pubblico: Anas ha l’81,848% con 313.623.561,60 euro, Rete Ferroviaria Italiana ha il 13% con 49.813.375,80 euro, la Regione Calabria ha il 2,576% con 9.871.678,56 euro e infine la Regione Sicilia ha il 2,576% con 9.871.178,04 euro.
Il Decreto prevede la riattivazione della società con una partecipazione, in misura non inferiore al 51%, del ministero dell’Economia. Le quote effettive di partecipazione dei singoli soci saranno definite in sede di adozione dello statuto, ma è evidente la la cessione dovrà farla soprattutto il socio di maggioranza, ossia l’Anas. Il testo della relazione afferma che “la quantificazione del costo aggiornato dell’opera – comprensiva delle opere a terra – di 13,5 miliardi di euro costituisce limite massimo del costo complessivo dell’opera”.