Qualcuno parla già di esercizio provvisorio, che entra in vigore se la Legge di Bilancio non è approvata dal Parlamento entro il 31 dicembre. Forse è un’esagerazione, ma è vero che l’approvazione della Legge di Bilancio 2024 è rallentata da alcuni emendamenti presentati dallo stesso Governo e che non porteranno il testo in Aula prima del 18 dicembre 2023. Poi ci sarà la discussione e il voto (molto probabilmente di fiducia) dei due rami, che dovranno svolgersi in tredici giorni, compresi quelli di festa.
La Legge pare incagliata in Commissione Bilancio del Senato, che dall’11 dicembre sta analizzandola prima del voto, perché alcuni parlamentari della maggioranza vorrebbero inserire altri emendamenti oltre a quelli voluti dal Governo. Al centro di tutto c’è la questione delle disponibilità finanziarie che, come è noto, sono limitate.
Gli emendamenti proposti dal Governo sono quattro e uno di questi riguarda i fondi per la costruzione del ponte sullo Stretto di Messina. Non cambia la cifra complessiva – ossia 11,63 miliardi distribuiti in nove rate dal 2024 al 2032 – ma viene “rimodulata”. In pratica, dovrebbe diminuire l’onere per lo Stato di 2,3 miliardi e aumentare di conseguenza quello per le Regioni, tramite il Fondi di Sviluppo e Coesione.
In particolare, dei 2,3 miliardi presi dai fondi destinati alle Regioni, l’emendamento prevede che 718 milioni siano prelevati dalla quota destinata alle amministrazioni centrali e 1,6 miliardi da quella destinata alle Regioni Calabria e Sicilia. Se ciò venisse approvato, succederà che le Regioni dovranno sacrificare altre opere.
Intanto, a rimodulare l’intervento per il ponte sullo Stretto sta provvedendo in modo autonomo la Sicilia, che a ottobre annunciò di voler stanziare circa un miliardo di euro per la sua costruzione. Ma il 6 dicembre 2023 la Giunta regionale ha annunciato una “riflessione” su questo stanziamento che porta alla sua riduzione a causa “delle necessità di finanziare opere già programmate e non rinviabili”. La questione è ancora aperta, ma per ora la regione intenderebbe stanziare 150 milioni, cifra che potrebbe aumentare dopo l’approvazione del progetto esecutivo del ponte.