In modo quasi clandestino, senza alcun annuncio da parte del ministero dei Trasporti e delle società autostradali, il primo luglio 2023 sono aumentati i pedaggi di alcune tratte autostradali italiane per la seconda volta quest’anno, dopo l’incremento di gennaio. Per quanto riguarda la rete di Autostrade per l’Italia, che è la più estes, l’aumento medio è stato dell’1,34%, che si aggiunge a quello del due percento attuato a gennaio. E proprio il primo giorno di aumento si sono registrate in Liguria lunghe code, che hanno raggiunto i nove chilometri sull’A10 in direzione Savona.
L’intasamento è causato soprattutto dal traffico per le vacanze, ma è sicuramente peggiorato dai restringimenti e dai cantieri che insistono su buona parte della rete autostradale ligure. Una situazione che ha spinto Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) a chiedere un intervento del ministero dei Trasporti. In una nota, l’associazione scrive che “i concessionari ancora una volta hanno perso l'occasione per stare dalla parte degli utenti e dei territori. I pedaggi invece sono cresciuti, nel silenzio dei più, e nel week end le code sono state lunghe, con troppo tempo perso per chi è in viaggio. Non va bene”.