Il 21 luglio è una giornata particolare per Genova, perché ha visto una manifestazione di camion nelle vie del centro durante la visita della ministra dei Trasporti, Paola De Micheli. Ma è anche stato il giorno dell’annuncio dell’apertura del nuovo viadotto sul Polcevera dell’autostrada A10, che sostituirà il ponte Morandi, crollato quasi due anni fa. La manifestazione dei veicoli pesanti è stata organizzata da alcune associazioni del settore per chiedere una rapida soluzione ai gravi problemi di viabilità sull’intero nodo autostradale genovese, causati dai cantieri per le verifiche delle gallerie. Ma si è mobilitato anche il comitato Salviamo Genova e la Liguria, che ha incontrato la ministra.
I camion sono partiti da San Benigno in una manifestazione autorizzata e hanno viaggiato a passo d’uomo fino a via Venti Settembre, e intorno alle 12.30 si sono radunati in piazza Fontane Marose. Nella piazza erano presenti anche gli esponenti delle associazioni - non solo degli autotrasportatori ma anche di spedizionieri, agenti marittimi, sindacati e imprenditori – aderenti al comitato Salviamo Genova e la Liguria. Alle 14.00 una delegazione dei manifestanti è entrata in Prefettura, dove ha incontrato la ministra dei Trasporti. De Micheli ha dichiarato che entro la fine di luglio sulle autostrade liguri si tornerà a viaggiare su due corsie per senso di marcia e ha rassicurato sulla realizzazione della Gronda.
Proprio la nuova infrastruttura stradale è al centro delle dichiarazioni del vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, al termine dell’incontro: “Ora basta chiacchiere, si dia il via ai lavori della Gronda”. Uggè ha aggiunto che : “con la prossima riapertura del ponte di Genova, la cui inaugurazione è prevista per il prossimo 3 agosto, si è posto rimedio a uno scandalo non degno di un Paese civile che vuole veramente competere con l’Europa. Anche il recente accordo raggiunto in queste ore è legato alla presentazione di progetti concreti. Quindi smettiamola di prendere in giro la gente e impegniamoci tutti per mettere in condizione l’economia nazionale di crescere e competere. Il resto sono solo chiacchiere e campagna elettorale”.
Secondo Trasportounito, i rallentamenti autostradali in Liguria sono già costati all’autotrasporto 300 milioni di euro. “Passi per il virus; ciò che non passa e non passerà è un killeraggio delle nostre aziende da parte di chi avrebbe dovuto pianificare i controlli tenendo conto della assoluta necessità di continuità produttiva ed economica e di sicurezza stradale”, ha dichiarato Giuseppe Tagnochetti, responsabile ligure di Trasportounito. “Caro Ministro De Micheli, se la Liguria e Genova si sono paralizzate per giorni, se il porto di Genova ha perso più del 30% del suo traffico, non guardi altrove. Si guardi in casa. E pensi alle priorità: l’autotrasporto deve ripartire, adesso o mai più, e per i provvedimenti da adottare la parola rinvio non può esistere”.
La ministra De Micheli ha anche inaugurato il cantiere per il potenziamento del nodo ferroviario di Genova, rimasto fermo per anni a causa del fallimento dell’impresa che doveva svolgere i lavori. La riapertura avviene dopo che questo cantiere è stato inserito nel progetto Terzo Valico ed è quindi sotto il controllo del commissario Calogero Mauceri e i lavori sono svolti dal consorzio Cociv. Uno degli obiettivi dei lavori è proprio connettere il sistema portuale genovese con il Terzo Valico, separando il traffico merci da quello passeggeri. In concreto, ciò significa portare nel porto treni lunghi fino a 700 metri. I lavori dovrebbero durare trenta mesi.