Le autostrade liguri hanno riaperto dopo le interruzioni causate dalla neve dal 3 al 5 dicembre, ma le polemiche sulla responsabilità delle colonne di veicoli che per ore sono rimaste bloccate sull’A7 non si raffreddano, anzi dopo l’accusa di Autostrade per l’Italia rivolta agli autotrasportatori, che sarebbero corresponsabili perché sono entrati nell’autostrada nonostante i divieti, è arrivata la reazione delle associazioni delle imprese e dei sindacati.
Dopo le dichiarazioni di Astra Cuneo e Assotir dei giorni scorsi, è intervenuta anche la FAI di Genova, che ha focalizzato l’attenzione sul porto: “è una vergogna, le nostre imprese vivono continuamente in ostaggio dei terminal, dei depositi e delle autostrade, sono 48 ore che si sapeva dell'arrivo dell'ondata di maltempo e nessuno ha messo in campo mezzi e personale al fine di garantire un servizio importante come la pulizia delle autostrade e la loro sicurezza”, scrive l’associazione in una nota del 4 dicembre 2020.
La FAI punta l’attenzione anche sui terminalisti genovesi: “Se da una parte il terminal Sech, di fronte all'evidente problema meteo, ha deciso di venire incontro ad autotrasporto garantendo lo scarico, almeno dei contenitori pieni, fino alle 22.30 (del 4 dicembre, ndr) dall'altra parte abbiamo depositi che di punto in bianco decidono di anticipare la chiusura alle 18.00 e altri depositi che in questo periodo di Covid-19 sarebbero stati chiusi al sabato che non hanno dato nessun cenno di collaborazione per indire un apertura straordinaria nella giornata di domani (5 dicembre, ndr) per agevolare l'autotrasporto costretto a rientrare a Genova di sabato”.
Anche i sindacati confederali hanno reagito alle accusa di Autostrade, diffondendo il 5 dicembre un comunicato unitario firmato da Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti come risposta alle dichiarazioni del direttore del Primo Tronco Autostrade, Mirko Nanni. “La società Autostrade ha perso un’occasione per tacere, che faccia mea culpa”, esordiscono le tre sigle. “Come al solito Autostrade fa lo scarica barile e cerca di affibbiare la paralisi dovuta avvenuta oggi ai camionisti”.
I segretari genovesi dei sindacati illustrano una versione dei fatti diversa da quella della società autostradale: “Abbiamo letto con stupore la nota di Autostrade nella quale dichiarava di non capire come fosse possibile che alle17.00 gli autisti fossero bloccati nonostante il divieto. Forse società autostrade non si è resa conto che camionisti, corrieri, autisti di pullman e singoli automobilisti sono rimasti sequestrati talmente tante ore che, quando sono entrati lungo la rete autostradale, non vi era nessun divieto. Quando il divieto è stato emesso, gli autisti ormai erano bloccati e non potevano più uscire”.
Una prima azione di Autostrade per l’Italia è l’offerta di rimborsare il pedaggio autostradale per chi è rimasto bloccato in autostrada a causa della nevicata, ma per l’associazione dei consumatori Assoutenti ciò non basta. L’associazione sta preparando un esposto alla Procura per disastro colposo e sta raccogliendo le adesioni per un’azione risarcitoria collettiva, valutata in 30 euro per ogni ora di fermo, più ovviamente il rimborso del pedaggio autostradale.