Dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, il ministero dei Trasporti francese ha annunciato che avrebbe reso noto l'elenco dello stato dei viadotti presente sulla rete stradale nazionale e il 26 settembre ha cominciato a farlo con 164 porti, 42 gestiti direttamente dallo Stato e 122 da società di gestione autostradale. Il lavoro procederà con l'obiettivo di schedare lo stato dei 24mila ponti stradali francesi usando una classificazione articolata in cinque classi, che variano da "molto soddisfacente" a "molto preoccupante". Sulla base della categoria saranno programmati gli interventi da garantire per la massima sicurezza. Nei casi più gravi, potrà essere impedito il transito ai veicoli pesanti o addirittura la chiusura del ponte alla circolazione.
Nella lista dei 164 ponti pubblicata sul sito web del ministero dei Trasporti il 26 settembre, solo uno rientra nella prima categoria ossia quella del buono stato: è il grande viadotto di Millau, sull'autostrada A75, che con la sua altezza di 341 metri è uno dei più alti del mondo. Le sue buone condizioni sono dovute anche alla sua giovane età, essendo stato inaugurato nel 2004. La maggior parte delle infrastrutture rientra nella seconda categoria, quella che presenta punti critici di scarsa importanza, anche se alcuni possono diventare preoccupanti se non saranno attuati interventi. Le situazioni più gravi sono 23, tra cui ventuno con struttura ammalorata che richiede interventi urgenti e due con struttura molto ammalorata: queste ultime due sono il viadotto di Echinghen dell'A16, vicino a Boulogne-sur-Mer, e il viadotto Caronte sull'A55, vicino a Martigues. In entrambi i casi i lavori sono già iniziati.
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