In Italia si chiamavano “autocamionali”, un termine che contraddistingueva arterie stradali nate soprattutto per i veicoli industriali. Ne sono note due, che poi vennero incorporate in autostrade aperte a qualsiasi tipo di autoveicoli: quella dei Giovi, che superava l'Appennino tra Tortona e Genova (diventata l’attuale carreggiata sud dell’autostrada A7) e quella della Cisa, tra Parma e La Spezia, nata come Autocamionale Fornovo-Pontremoli e che poi a causa dei ritardi divenne direttamente l’attuale autostrada A15. Poi di autostrade nate per i camion non se ne parlò più, ma tale concetto sta alla base di un progetto presentato dallo Stato della Georgia (Usa).
Per ora il progetto del Georgia Department of Transportation è nella fase di discussione pubblica, che durerà fino al 15 dicembre 2020. Si chiama I-75 Commercial Vehicle Lanes e prevede la costruzione di due carreggiate di 41 miglia (circa 65 km) fisicamente divisa dalle altre e dedicata solamente ai veicoli pesanti. L’opera collegherà Atlanta a Macon per sfoltire il traffico e rendere più rapido l’autotrasporto, slegandolo dagli intasamenti connessi al traffico delle autoveicoli privati. Questo tratto autostradale non avrà pedaggio.