Novità per le ferrovie merci in Spagna e ai confini con la Francia. Nel primo caso si tratta di un progetto giunto alla sua conclusione, anche se dopo un iter durato vent’anni, vale a dire la variante di Pajares, nel secondo caso invece siamo ancora in fase di studio, ma fa comunque un passo avanti anche il ripristino del collegamento ferroviario transfrontaliero attraverso i Pirenei tra la penisola iberica e la regione francese della Nuova Aquitania. La circonvallazione di Pajares è uno dei principali progetti spagnoli per il collegamento tra le regioni di León e delle Asturie, nel nord-ovest del paese, e fa parte del corridoio Atlantico Ten-T. La variante lunga poco meno di 50 chilometri collega La Robla con Pola de Lena (Ḷḷena) e corre per l’80% in galleria.
L’opera d’arte principale è il tunnel di base di 25 chilometri a doppia canna che consente di evitare il tracciato ferroviario storico del colle di Pajares costruito tra il 1880 e il 1884 con forti limiti soprattutto per i treni merci. Non a caso, a pochi giorni prima dell’entrata in esercizio con l’orario invernale di dicembre 2023 della nuova ferrovia, si è svolta una prova significativa da parte dell’impresa ferroviaria spagnola Renfe Mercancias. Un treno merci caricato con oltre 800 tonnellate di bobine di acciaio, secondo quanto comunicato dal gestore della rete Adif, ha completato il viaggio da Pola de Lena a Pajares in 42 minuti, rispetto alle due ore impiegate abitualmente. Nel normale esercizio i treni merci potranno percorrere la nuova variante a non meno di 100 km/h.
Un’altra particolarità che segnala l’attenzione per il servizio merci è il fatto che uno dei due binari di corsa è stato equipaggiato con il doppio scartamento, quello largo di tipo spagnolo e quello internazionale, presente in tutta l’Europa continentale. Anche il secondo binario è già stato comunque predisposto per accogliere il doppio scartamento. Questo favorirà le relazioni merci internazionali, in quanto la Spagna, senza annunci altisonanti, ma progressivamente e con costanza sta convertendo al doppio scartamento o addirittura direttamente a quello internazionale i principali assi ferroviari a partire dai corridoi Ten-T.
Per un progetto ormai arrivato a conclusione, ce n’è un altro che fa un passo avanti. È il collegamento transfrontaliero attraverso i Pirenei tra Bedous in Francia e Canfranc in Spagna lungo l’itinerario tra Pau e Saragozza. La Commissione Europea ha concesso un sostegno di poco più di nove milioni di euro per gli studi tecnici, somma che raddoppia fino a 18 milioni con le risorse previste dalle ferrovie spagnole. Questa ferrovia transfrontaliera è chiusa all’esercizio dal 1970 in seguito a un incidente che aveva visto coinvolto un treno merci.
A sostenere la riapertura sono soprattutto le ferrovie spagnole che stanno investendo risorse significative, quasi 130 milioni di euro nella prima fase, per adeguare la tratta nazionale. Anche in questo caso la linea tra Huesca e Canfranc lunga un’ottantina di chilometri sarà adeguata allo scartamento internazionale in modo da favorire il collegamento diretto tra Spagna e Francia a favore dei treni merci che sono l’obiettivo principale. L’importanza di questa linea è dovuta al fatto che il tracciato è il più vicino al lato atlantico nel confine tra i due Paesi ed è anche il percorso più diretto attraverso la catena dei Pirenei. Si prevede di concludere tutto l’iter autorizzativo entro il 2025 per arrivare all’apertura della linea entro il 2030.
Piermario Curti Sacchi