Finalmente c’è una data per la riapertura completa della galleria ferroviaria di base del San Gottardo: la ha comunicata il 27 giugno 2024 la compagnia svizzera FFS: è il 2 settembre 2024, al termine delle fasi di test e prova. La prima consiste nella circolazione di treni vuoti per verificare il funzionamento dei nuovi impianti, in particolare i binari, e nella verifica delle interazioni tra i vari sistemi, mentre la seconda, che inizierà a metà agosto, prevede che i treni diretti a nord riprenderanno a circolare nella canna ovest secondo l’orario.
La galleria venne chiusa il 10 agosto 2023 a causa dello svio di un treno merci in un punto delicato della canna ovest, dove si trova il cancello che separa le due canne. Quindi, oltre a distruggere dell’infrastruttura a terra e aerea per ben otto chilometri, l’incidente ha scardinato e reso inutilizzabile il grande cancello, aumentando così i tempi di ripristino. La prima parte dei lavori ha richiesto lo sgombero del treno sviato e delle macerie dell’infrastruttura, terminata a settembre 2023, seguita dall'analisi approfondita dei danni e dalla ricostruzione.
Nel frattempo, il 23 agosto 2023, le ferrovie svizzere riuscirono a riattivare parzialmente la circolazione dei treni merci nella canna est, che non venne danneggiata, con possibilità di qualche transito dei treni passeggeri durante il fine settimana. Con l’attivazione dell’orario invernale, a dicembre 2023, venne aumentata la frequenza dei treni merci. FFS stima che il costo di questa operazione sia di 150 milioni di franchi, con una tolleranza del 20%, 140 dei quali sono coperti dall’assicurazione.
La compagnia ferroviaria ha sfruttato la chiusura della canna ovest causata dall’incidente per svolgere numerosi interventi già pianificati. Indipendentemente dall’incidente, le finestre di manutenzione di più giorni erano già state programmate da molto tempo. Questo evento ha spinto la società ferroviaria a trovare soluzioni per evitare che si ripeta in futuro o comunque per limitarne le conseguenze.
A tale scopo, FFS scrive che “per evitare che simili eventi accadano sono necessarie misure per individuare tempestivamente il fabbisogno di manutenzione dei treni, tramite la raccolta di dati sullo stato e dati immagine e il potenziamento degli impianti di controllo dei treni. Per limitare il più possibile le conseguenze di un evento e individuare tempestivamente un deragliamento, le FFS stanno valutando la possibilità di installare appositi rilevatori sulla tratta, all’altezza dei cambi di binario all’interno e prima della galleria di base del San Gottardo. Tuttavia, in considerazione dei tempi necessari per la pianificazione e l’installazione, nonché della complessa integrazione nei sistemi già esistenti, le FFS ritengono di poter implementare queste misure nel medio termine”.
La prima misura, che sarà presa in occasione della rimessa in servizio della galleria, sarà la temporanea limitazione della velocità dei treni a 160 km/h per il cambio di binario in prossimità dei portali prima della galleria di base del San Gottardo. Questo limite “porterà a una riduzione delle riserve sui tempi di percorrenza, utili ad esempio per recuperare un ritardo”. Comunque nella galleria i treni passeggeri potranno continuare a viaggiare alla velocità massima di 230 km/h.
Nel tempo trascorso dall’incidente, il Servizio svizzero d’inchiesta sulla sicurezza (Sisi) ha redatto il rapporto finale sulla causa dello svio di agosto 2023, che deve essere ancora pubblicato. In una relazione intermedia, il Sisi ha già stabilito che la causa è la rottura del disco di una ruota. FFS precisa che nella propria flotta non ha carri con questo tipo di sala, però questo equipaggiamento circola in Svizzera perché usato da altri operatori nel trasporto internazionale. Quindi, l’Ufficio federale svizzero Uft ha ha lanciato un appello alle autorità ferroviarie europee, affinché tutti i detentori di carri merci che utilizzano veicoli con ruote simili siano obbligati a controllarle e, se del caso, a metterle fuori servizio.