Dopo quasi una settimana dalla chiusura del tratto della Statale 3bis tra Canili e Valsavignone, a causa del sequestro del viadotto Puleto per verificarne la stabilità, crescono i problemi per i veicoli industriali che viaggiano tra Umbria e Romagna e che devono compiere una deviazione tra 80 e 200 chilometri, secondo la loro destinazione. Oltre alla maggiore percorrenza, i camion oggi devono affrontare anche la neve caduta nell'entroterra di Forlì, che interessa anche la Statale 67 Tosco-Romagnola e già si hanno notizie di camion intraversati sul Muraglione. Intanto non si sa ancora quando sarà riaperta la E45 e cresce il fronte di chi chiede una rapida soluzione. Nelle ore scorse, le Camere di Commercio di Arezzo-Siena, Perugia, Romagna-Forlì-Cesena e Rimini e Ravenna hanno diffuso una nota congiunta in cui chiedono una riapertura almeno a senso alternato.
Secondo Anas, il viadotto Puleto richiede una manutenzione straordinaria, ma la società afferma di tenere sotto controllo da tempo il ponte e "le indagini e gli studi effettuati sull'opera e le ispezioni eseguite periodicamente, non hanno rilevato criticità di natura strutturale". Anas precisa che la struttura "presenta alcuni ammaloramenti nel sistema di appoggio, nei giunti e nei cordoli laterali e un degrado superficiale sulle pile e le spalle, con scopertura in alcune zone dei copriferri e l'ossidazione dei ferri di armatura, che tuttavia non pregiudicano la transitabilità del viadotto". Inoltre, è in corso l'approntamento dei cantieri per il "risanamento del calcestruzzo, il miglioramento sismico dell'opera, il rifacimento dei giunti, il rifacimento dei cordoli e l'ammodernamento delle barriere laterali di sicurezza".
La sera del 21 gennaio, Anas ha consegnato una relazione tecnica alla procura di Arezzo, che ha sequestrato il viadotto e vietato la circolazione. Lo scopo del documento è, secondo Anas, "valutare una possibile riapertura dell'opera, eventualmente con limitazioni al traffico". La società non chiarisce la natura delle limitazioni, che potrebbero essere il traffico alternato o, nell'ipotesi peggiore per l'autotrasporto, il divieto di transito ai veicoli pesanti. Oggi, una delegazione di amministratori pubblici toscani ha incontrato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, per sollecitare una rapida riapertura della strada, ma anche misure di sostegno al reddito per persone e imprese danneggiate dalla chiusura.
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