Dopo il blocco dei veicoli pesanti sull’autostrada A6 tra Savona e Ceva avvenuta tra i 2 e il 3 dicembre, la neve ha colpito il 4 dicembre altri importanti nodi autostradali della Liguria con un temporaneo divieto di circolazione sulla A26 Genova-Gravellona Toce - tra il bivio con al A10 Genova-Savona e la Diramazione Predosa-Bettole in entrambe le direzioni di marcia – e solo per i veicoli con massa complessiva superiore a 7,5 tonnellate sulla A7 Genova-Serravalle, tra la diramazione della A26 e Genova Bolzaneto verso Genova e tra Bivio A12 e Serravalle Scrivia in direzione di Milano. Nella zona di Savona è stata chiusa ai veicoli pesanti ancora l’A6 da Savona a Ceva in direzione di Torino e da Carmagnola a Savona, in direzione di Savona.
L’associazione degli autotrasportatori TrasportoUnito sottolinea che “con la chiusura della provinciale 29 di Cadibona, nel savonese, causata dalla caduta di alcuni alberi, i mezzi pesanti sono sostanzialmente bloccati in Liguria”. Il coordinatore ligure dell’associazione, Giuseppe Tagnochetti, afferma che “il vaso è davvero colmo”, spiegando che “non è possibile che ogni disservizio, ogni inefficienza, ogni blocco, spesso causato anche quando poteva essere evitato, ricada sulle spalle dell’autotrasporto. Se per efficienza logistica in questo Paese si pensa puntualmente di penalizzare l’anello più debole della catena, l’autotrasporto, ebbene si sappia che non esiste più margine di sopportazione. La competitività del sistema non si crea tirando la corda sino a farla strappare e annientando una categoria, che, piaccia o non piaccia, è strategica e centrale proprio nella catena logistica”.
Trasportounito rileva che l’allerta neve è stato lanciato da cinque giorni e in questo periodo “la Società Autostrade non ha svolto alcuna attività preventiva e non si è attrezzata per intervenire per la pulizia delle strade con una rete che è oggi totalmente paralizzata”. Tagnocchetti quindi si rivolge al Governo e la Parlamento con una frase: “Se l’autotrasporto salta e si ferma, anche quel poco di efficienza che ancora sopravvive nel sistema Paese è arrivata al giro finale”.