In Austria viene definita con una certa enfasi il progetto del secolo. Si tratta della Koralmbahn, la ferrovia che sottopassa la Koralpe con un tunnel di 32,9 chilometri, al primo posto per lunghezza all’interno del territorio austriaco, in quanto la galleria di base del Brennero è in comune con l’Italia. Il traforo rappresenta sicuramente l’opera d’arte principale della nuova direttrice ferroviaria che si sviluppa per 130 chilometri tra Klagenfurt in Carinzia e Graz nella Stiria, collegando trasversalmente l’Austria meridionale. Per il trasporto merci, compreso quello transfrontaliero che dall’Italia raggiungel’Europa dell’est, non è un eufemismo parlare di svolta storica.
La Koralmbahn non è l’adattamento di un tracciato esistente, se non in minima parte, ma un tassello mancante che va a integrarsi nel corridoio Baltico-Adriatico. L’esercizio partirà nell’ottobre 2025, all’inizio per il solo traffico merci ad alte prestazioni, mentre dal 14 dicembre successivo sarà aperto a tutte le tipologie di treni. La ferrovia sotto la Koralpe per il suo impatto significativo ha stimolato tutta una serie di interventi di adeguamento e ammodernamento della rete ferroviaria austriaca direttamente interessata dalla nuova direttrice: non a caso la maggior parte di questi investimenti saranno conclusi entro il 2025 in contemporanea con l’apertura della nuova ferrovia. Questi interventi riguardano da una parte, a ovest, la rete della Carinzia, dall’altra, a est, le ferrovie della Stiria.
In Carinzia i cantieri sono stati aperti soprattutto per riqualificare secondo gli standard più elevati la ferrovia che da Villaco, e quindi indirettamente anche dall’Italia attraverso Tarvisio, arriva a Klagenfurt, porta d’accesso occidentale della Koralmbahn. Lungo questa tratta verranno eliminati tutti i passaggi a livello ancora esistenti e sostituiti da attraversamenti stradali indipendenti. Inoltre, nel 2025 termineranno i lavori di adeguamento del ponte Lieser nei pressi di Spittal an der Drau sulla fondamentale ferrovia dei Tauri. Saranno invece più lunghe le prospettive che riguardano il maggior investimento già avviato e indirizzato al traffico merci, vale a dire il vasto programma di ammodernamento dello scalo di smistamento di Villach-Süd che entro il 2040 sarà completamente ristrutturato in diverse fasi insieme alla sede logistica del terminal intermodale di Fürnitz.
Non meno rilevanti sono gli interventi in corso o previsti dall’altro capo della Koralmbahn, in Stiria, dove le ferrovie austriache investiranno in questa fase poco più di 700 milioni di euro. Oltre a numerosi lavori di manutenzione straordinaria è partita la fase preparatoria per l’elettrificazione di due linee ferroviarie conosciute come una come Orientale e l’altra come Occidentale (ex linea Gkb). Già nell’agosto 2025 sarà data corrente alla tratta tra Lannach e Wies-Eibiswald. Progettato anche il raddoppio della linea a sud di Graz tra Werndorf e Spielfeld. Entro il 2030 il collegamento tra Graz e l’Ungheria sarà tutto a trazione elettrica, una svolta per le relazioni ferroviarie transfrontaliere.
Non va poi perso di vista il maggior intervento in avanzata fase di realizzazione e che avrà un impatto per la rete austriaca analogo a quello della Koralmbahn: il nuovo tunnel di base del Semmering lungo 27,3 chilometri, alternativo alla storica linea di montagna. Caduto l’ultimo diaframma in entrambe le canne, la previsione di apertura è fissata per il 2030. In totale, entro il 2029 le ferrovie federali investiranno sulla rete della Stiria quasi 3,5 miliardi di euro.
Piermario Curti Sacchi