Se a Genova si vuole affidare la logistica a un futuribile Bruco, basato su navette ferroviarie portacontainer, in Svizzera ci provano con il Cargo Sous Terrain (CST), costituito da veicoli semoventi su gomma. Dai suoi proponenti viene definito come "sistema logistico globale per il trasporto flessibile di merci su piccola scala". Quindi non parliamo di container, piuttosto di colli. Il tutto basato su una serie di tunnel che collegano tra di loro le sedi produttive e logistiche direttamente con i centri urbani. Il progetto è indubbiamente visionario e futuribile, ma un primo tassello per passare dalla teoria alla realtà è stato posato. Il Consiglio Federale, il massimo organo esecutivo di governo della Confederazione svizzera, ha avviato la procedura di consultazione tra tutte le amministrazioni e le forze economiche (da non confondere con il referendum popolare), non sull'opera in sé e per sé, ma sull'opportunità di varare una Legge federale che regolamenti il trasporto merci sotterraneo.
Al momento però l'unico eventuale beneficiario di una Legge che preveda la realizzazione e l'esercizio di questo tipo di impianti è, guarda caso, il progetto CST. Il Cargo Sous Terrain, proposto da operatori privati che appartengono a vari settori, dai trasporti al commercio, dalle telecomunicazioni all'energia, è costituito essenzialmente da un sistema di gallerie a tre corsie dove le merci viaggeranno a una velocità costante di 30 km/h, 24 ore al giorno, su navette gestite in modo completamente automatizzato. L'immissione delle merci avverrebbe attraverso pozzi dotati di montacarichi, dove il carico e lo scarico è tutto in automatico.
Il progetto, se approvato, sarà avviato a tappe. La prima sezione della rete Cargo Sous Terrain condurrà da Härkingen-Niederbipp (a sud ovest del centro strategico di Olten, crocevia delle relazioni economiche della Svizzera centrale) a Zurigo con circa 70 chilometri di tunnel. Su questa tratta sono previsti dieci punti di connessione (hub). L'espansione verso altri importanti centri logistici e di distribuzione in tutta la Svizzera sarà graduale. Entro il 2050, si prevede di arrivare a una rete di 500 chilometri tra il lago di Ginevra e il lago di Costanza, con filiali a Basilea, Lucerna e Thun. Il costo globale per la costruzione della prima tappa da Härkingen-Niederbipp a Zurigo, che comprende oltre ai tunnel anche tutto il sistema dei veicoli sotterranei e gli hub di superficie per la logistica urbana è stimato in oltre 2,5 miliardi di euro.
Piermario Curti Sacchi
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