Il 30 aprile del 2014 è scaduta la concessione dell’autostrada A22 Modena-Brennero alla società Autostrada del Brennero Spa e da allora il rinnovo è continuamente prorogato. Nel 2017 il Decreto Legge numero 148 stabilì un assetto societario interamente pubblico, tramite la liquidazione dei soci privati. Ma finora non è stato trovato un accordo e la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, ammonisce: o si trova un modello che rispetti quanto previsto nel 2017 oppure sarà indetta una gara nel 2021.
“L’A22 è un’infrastruttura vitale per il Paese e strategica per i territori e i soci pubblici. Di fronte al dibattito di questi anni, intensificatosi negli ultimi mesi, ritengo necessario fare chiarezza sulle ragioni politiche e giuridiche che animano la mia determinazione a raggiungere subito l’obiettivo dell’avvio della nuova concessione trentennale”, dichiara la ministra De Micheli.
La ministra spiega che nelle scorse settimane si sono svolte numerose riunioni con i soci pubblici per trovare la soluzione migliore. Il ministero inserirà in un prossimo Decreto Legge un provvedimento per favorire la liquidazione dei soci privati e avviare gli investimenti programmati.
Su tale aspetto, il Decreto del 2017 prevede il versamento rateale fino all’anno 2028 delle somme accantonate nel cosiddetto ‘fondo ferrovia’ già previsto dall’articolo 130 del Disegno di Legge di Bilancio 2021, e che corrispettivo della concessione per gli anni 2018-2020, pari a 300 milioni di euro, sia versato entro l’anno 2024. In questo modo, precisa la ministra, si consente alla concessionaria di conservare la liquidità di cassa necessaria per l’immediata realizzazione degli investimenti già a partire dall’anno 2021.
Questo è “l’ultimo tentativo diretto ad agevolare l’attuazione dell’accordo di cooperazione, in relazione al quale si sta valutando la possibilità di apportare alcune modifiche o integrazioni”. Se anche questo tentativo fallirà, “l’unica alternativa compatibile con la disciplina europea è rappresentata dall’espletamento di una procedura di evidenza pubblica”. A ottobre sulla questione è intervenuta anche la Commissione Europea, che ha escluso la legittimità di un rinnovo della concessione senza gara all’Autobrennero con l’attuale assetto societario.