La mattina di domenica 5 luglio 2020 i rappresentanti dei ministero dei Trasporti hanno incontrato quelli della società Autostrade per l’Italia per affrontare l’emergenza causata dai cantieri per i controlli delle gallerie della tratta ligure, che stanno causando da parecchi giorni code chilometriche, soprattutto nel nodo di Genova. Dopo la riunione, il ministero ha confermato in una nota la data del 10 luglio come scadenza per terminare i “cantieri critici”, con il risultato di “contribuire alla normalità della circolazione”.
Il ministero ha chiesto ad Autostrade per l’Italia di “accelerare le ispezioni sulle altre gallerie programmate dopo il 10 luglio, anche mettendo a disposizione personale e soluzioni tecnologiche più veloci”. Il 6 luglio il ministero dei Trasporti definirà in protocollo operativo con l’Anas “per la gestione coordinata dei cantieri in modo da assicurare, in caso di interruzioni al transito, una viabilità alternativa”.
Il 3 luglio 2020, la società autostradale ha annunciato che “oltre 1200 tecnici di Autostrade per l’Italia stanno lavorando a pieno ritmo per rispettare la scadenza del 10 luglio prescritta a fine maggio dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti”. La società spiega che il ministero ha modificato “significativamente” le modalità d’ispezione condivise con Aspi a gennaio e ciò “ha comportato la necessità di riavviare i controlli sulle 285 gallerie liguri, quando la società ne aveva già monitorate il 95%, portando avanti le attività anche durante tutto il periodo del lockdown”.
La società autostradale precisa che sta gestendo circa cento cantieri diurni e notturni nel tratto ligure. A partire dalla notte del 2 luglio, Aspi dichiara di avere intensificato il programma d’ispezioni. Dopo il 10 luglio, con la conclusione delle ispezioni “si entrerà in una fase di sostanziale stabilità delle condizioni di viabilità lungo le arterie liguri, con un progressivo miglioramento, che dovrebbe vedere la maggior parte delle attività completate entro la fine di luglio”.