Il Governo ha varato il Decreto che istituisce la commissione ispettiva per analizzare le cause del crollo del ponte Morandi di Genova. In una nota, il ministero spiega che l'istituzione della commissione é "il primo atto con cui questo ministero intende fare luce sull'accaduto e avviare tutti gli accertamenti necessari, nel rispetto del contraddittorio con le parti interessate, per la contestazione di eventuali inadempienze del concessionario, soggetto su cui, ai sensi dell'articolo 14 del Codice della strada, ricade la responsabilità di assicurare la sicurezza dell'infrastruttura". Il comunicato precisa che "le risultanze del lavoro svolto dalla Commissione entreranno nella valutazione per la procedura di un'eventuale revoca della concessione".
Insomma, questo sembra essere il primo atto concreto per la procedura di revoca della concessione alla Società Autostrade annunciata dal vice-ministro Luigi Di Maio sui social network e che ha causato il crollo delle azioni della società autostradale di quasi il 30% (ma che oggi registrano una ripresa). Una procedura che però è lunga e complessa e contro la quale già ora Autostrade per l'Italia sta attuando azioni difensive.
La commissione ha iniziato a lavorare oggi, 17 agosto, ed entro trenta giorni dovrà fornire al ministro dei Trasporti una "dettagliata relazione sui fatti accertati". Il Decreto impone al concessionario dell'autostrada A10, Autostrade per l'Italia, di mettere a disposizione della commissione tutta la documentazione riguardante la realizzazione dell'opera e la manutenzione della stessa, nonché fornirne ogni informazioni necessaria alla esatta ricostruzione dell'accaduto.
Sempre il 16 agosto, il ministero dei Trasporti ha annunciato l'avvio, "con la massima urgenza", di un'attività di controllo sullo stato di conservazione e manutenzione delle opere, viarie e non. In concreto, le direzioni generali del ministero invieranno a tutti gli enti e soggetti gestori di strade, autostrade e dighe una comunicazione formale in cui si chiede che entro il 1° settembre 2018 dove segnalano al Ministero "tutti gli interventi necessari a rimuovere condizioni di rischio riscontrate sulle infrastrutture di propria competenza, corredando le relative segnalazioni di adeguate attestazioni tecniche e indicazioni di priorità". Nel caso riscontri situazioni critiche, il ministero invierà sul posto una squadra composta da dirigenti ministeriali ed esperti, che sarà coordinata dalla Struttura tecnica di missione.
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