Nell'intervallo di tre giorni, nasce il nuovo viadotto sul Polcevera dell'autostrada A10 e muore quello vecchio, ossia il ponte Morandi crollato parzialmente il 14 agosto 2018. Il primo atto del nuovo viadotto, disegnato da Renzo Piano, avviene il 25 giugno con la prima gittata di cemento del primo pilastro. Lo ha annunciato il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, aggiungendo che gli stabilimenti della Fincantieri stanno costruendo le travi del ponte e gli elementi in acciaio. Ma il nuovo viadotto ha già incontrato un ostacolo, ossia la relazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul progetto. Non sono conclusioni vincolanti, quindi non possono impedirne la costruzione, ma anticipano alcune possibili limitazioni.
Uno dei rilievi più importanti riguarda il raggio di curvatura che non rispetterebbe le norme sulla sicurezza. Ciò potrebbe comportare l'istituzione di un limite di velocità quando il viadotto sarà aperto al traffico. C'è poi un rilievo di tipo idraulico, perché la posizione dei piloni sul torrente Polcevera comporta un rischio di allagamento. Al momento non ci sono possibilità di modificare il progetto, perché i contratti sono già stati firmati e perché il decreto Genova non consente modifiche.
Due giorni dopo la nascita formale del nuovo viadotto, ciò che resta del vecchio, ossia le pile 10 e 11, sarà demolito con cariche esplosive. L'esplosione è prevista tra le 9.30 e le 10.00 di venerdì 28 giugno, causando alcuni inconvenienti alla viabilità. Verrà chiusa l'autostrada A7 (mentre l'A10 e l'A12 non subiranno limitazioni) e in città saranno chiuse tutte le strade poste in un raggio di 400 metri dall'esplosione, con riapertura prevista alla 22.00. Sarà chiusa anche via 30 Giugno, ma potrebbe essere riaperta nel pomeriggio. Sarà interrotta la circolazione anche dei treni lungo le tratte Genova-Acqui e Genova-Busalla-Arquata Scrivia per tutto il tempo necessario per terminare il lavoro.
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