La circolare ministeriale, inviata a Prefetture, Questure, Carabinieri, Polizia e Finanza chiarisce che il reato di omicidio stradale ricorre "anche se il responsabile non è un conducente di veicolo. Infatti, le norme del Codice della Strada disciplinano anche comportamenti posti a tutela della sicurezza stradale relativi alla manutenzione e costruzione delle strade e dei veicoli". La circolare si riferisce all'articolo 14 del Codice della Strada, secondo cui "gli enti proprietari, allo scopo di garantire la sicurezza e la fluidità della circolazione, provvedono: a) alla manutenzione, gestione e pulizia delle strade, delle loro pertinenze e arredo, nonché delle attrezzature, impianti e servizi b) al controllo tecnico della efficienza delle strade e relative pertinenze c) alla apposizione e manutenzione della segnaletica prescritta". In pratica, se tra le cause di un incidente stradale che provoca la morte o gravi ferite c'è anche la scarsa manutenzione della strada o la mancanza di adeguate misure di sicurezza, la società che gestisce l'infrastruttura può essere accusata, nelle vesti dei suoi responsabili, di omicidio stradale.
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