Ha preso il via, e si concluderà il 7 dicembre 2018, la prima fase dei lavori di rinnovo sistematico della galleria storica, quella in quota, del Lötschberg, lungo la linea ferroviaria svizzera BLS tra Briga e il Canton Berna. I lavori, per non creare eccessive restrizioni alla circolazione, procederanno a tappe, sezione per sezione, fino alla loro conclusione prevista per l'ultimo trimestre del 2022 con un impegno finanziario superiore ai 92 milioni di euro. Non si tratta di un semplice lifting, ma di un risanamento integrale della galleria a doppio binario, tutt'ora ampiamente utilizzata anche dopo l'entrata in funzione nel 2007 del tunnel di base.
I binari erano stati sostituti l'ultima volta negli anni '70 del secolo scorso con soluzioni tradizionali (rotaie posate su traversine a loro volta annegate nel pietrisco). Solo la linea aerea di alimentazione elettrica era stata rinnovata più recentemente. Ora si è scelto di adottare una tecnica diversa, ampiamente messa a punto e sperimentata con la costruzione dei recenti tunnel di base. Si tratta dei binari fissi, posati direttamente su una base di calcestruzzo, senza pietrisco e traversine tradizionali, ma speciali blocchi. I maggiori costi di costruzione sono ampiamente ricompensati dai vantaggi successivi: un normale binario su pietrisco, secondo le procedure svizzere, ha una durata media di 40 anni, che salgono ad almeno 60 per un binario fisso. Ma soprattutto si riducono drasticamente i costi di manutenzione e di mantenimento in esercizio, perché non è più necessario rincalzare e livellare periodicamente i binari con apposite macchine da cantiere. Il tutto garantisce migliori condizioni di viaggio per i treni passeggeri e maggiori prestazioni per i merci.
Perché si è deciso di realizzare lavori di risanamento così impegnativi all'interno della galleria storica lunga 14,6 chilometri e quindi con uno sguardo al futuro per i prossimi decenni, anche dopo la costruzione del tunnel di base che si sviluppa per 34,6 chilometri?. Perché a differenza del San Gottardo, costruito fin da subito con due canne separate e a doppio binario per tutta la sua lunghezza, il Lötschberg è nato come traforo di base complementare (su spinte anche un po' campanilistiche) rispetto all'itinerario principale lungo il Gottardo. Per questo motivo, e soprattutto per ridurre i costi dell'intero progetto (stimato in almeno 17 miliardi di euro), AlpTransit decise di realizzare solo la prima fase di lavori. Detto in sintesi: un terzo su doppio binario con due canne separate, un terzo su singolo binario con la seconda canna scavata solo al grezzo e il rimanente terzo con una sola canna in esercizio. E la seconda fase di costruzione, bene che vada, sarà ricompresa nel programma infrastrutture 2035. Ecco perché si rende necessario mantenere in perfetta efficienza il tunnel storico. Dei 110 treni merci che circolano quotidianamente sull'asse, dai 20 ai 50 percorrono la galleria in quota, soprattutto il materiale più leggero.
Piermario Curti Sacchi
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