Sono incominciati nel peggiore dei modi i lavori di adeguamento e potenziamento della ferrovia che collega la Germania con la ferrovia olandese Betuweroute, dedicata al traffico merci. Per intervenire lungo la direttrice ferroviaria tra Oberhausen e Arnhem (conosciuta in tedesco come Hollandstrecke, letteralmente “linea olandese”) sono programmate ottanta settimane di chiusure non continuative a partire dal 1° novembre 2024. L’avvio dei lavori si è subito rivelato problematico con tempi di riapertura all’esercizio non rispettati e addirittura l’inconveniente di un fermo urgente per intervenire su una rotaia appena posata, che forse ha ceduto lungo una saldatura.
Se tutto questo non fosse già di per sé critico si è aggiunto un blocco totale per la circolazione durato quasi 24 ore a causa di un guasto tecnico a un apparato del posto di controllo del traffico di Kaldenkirchen, situato vicino al confine olandese di Venlo. Durante tutto il periodo di chiusura della linea, i treni merci sono stati bloccati o trattenuti negli scali di partenza. Ma poiché i lavori sono tutt’ora in corso, nessuno è disposto a scommettere che tutto filerà liscio e si è trattato solo di una disavventura iniziale.
L’adeguamento tra Emmerich e Oberhausen comprende la posa di 46 chilometri di nuovi binari aggiuntivi, 22 chilometri di binari esistenti da sostituire e la costruzione di un terzo binario (quattro in alcuni punti). Inoltre, saranno costruiti 47 sovrappassi, mentre 55 passaggi a livello saranno chiusi e sostituiti da 38 nuovi manufatti. Inseriti anche nuovi binari di incrocio per i treni merci lunghi 750 metri secondo lo standard europeo.
Non ha conosciuto una sorte migliore la ferrovia di sinistra Reno, bloccata anche a causa dell’agitazione del personale e in particolare degli addetti al controllo della circolazione. Il prezzo maggiore di questo fermo inatteso è stato pagato dai treni intermodali in quanto sono saltate tutte le coincidenze con il trasporto su strada. Anche in questa occasione, come in tutti gli altri casi in cui il gestore della rete ferroviaria tedesca ha messo in luce lacune organizzative e scarsa attenzione per la clientela, si è fatta sentire la voce di RailGood, un gruppo di interesse che, oltre a rappresentare imprese e operatori del settore, ha come missione quella di sostenere e sollecitare il passaggio alla modalità ferroviaria.
Gli operatori restano sconcertati per il fatto che nonostante una lunga fase di programmazione, DB InfraGo offra prestazioni di servizio così scadenti. Sono rilevanti le ricadute economiche negative sui clienti, imprese ferroviarie e spedizionieri. Quello che resta inconcepibile è il fatto che manca l’attenzione e la percezione di quello che sta succedendo da parte del gestore della rete. Anche perché in gioco c’è una delle principali direttrici europee, quella che collega la vasta area portuale di Rotterdam con il cuore della Germania e interseca il corridoio Ten-T Mare del Nord-Reno-Mediterraneo (già corridoio Reno-Alpi) e quello tra il Mare del Nord e il Mar Nero.
Piermario Curti Sacchi