Per la galleria ferroviaria di base del Ceneri è iniziato il conto alla rovescia. Con precisione svizzera AlpTransit Gotthard comunica che a fine aprile 2019 è stato installato quasi il 90% degli impianti della tecnica ferroviaria, vale a dire il complesso dell'infrastruttura, dai binari, alla linea elettrica di alimentazione, ai sistemi di controllo, segnalamento e sicurezza. Contestualmente procedono anche i preparativi per l'esercizio di prova. Accanto agli impianti direttamente connessi con l'esercizio ferroviario vanno realizzate tutta una serie di opere, come la ventilazione in galleria, i sistemi antincendio e di evacuazione in caso di necessità, tutte installazioni tecnologiche da collaudare una per una e nel loro insieme. Per questo i lavori sono lunghi e laboriosi.
Si prevede di completare il tutto entro febbraio 2020 in modo da partire con i test definitivi prima della consegna alle Ferrovie Federali svizzere da parte del consorzio costruttore. Subito dopo e per tutta l'estate del 2020 sono previsti i test di pre-esercizio veri e propri. Se sarà replicata l'esperienza del San Gottardo nei mesi che precedono l'apertura formale, il tunnel di base del Ceneri sarà percorso da treni merci (veri) in modo da certificare che tutto funzioni al meglio. Poi con l'avvio dell'orario invernale, ai primi di dicembre 2020, ci sarà l'apertura all'esercizio definitivo per tutti i convogli, passeggeri e merci.
La galleria di base del Ceneri è lunga 15 km e si presenta con due canne distinte con un singolo binario ciascuna. Complessivamente l'intero sistema di tunnel e cunicoli di servizio e sicurezza sfiora i 40 km di lunghezza. Dal punto di vista tecnico c'è da segnalare un primato assoluto per una ferrovia ad alta capacità ma di tipo tradizionale. A differenza del tunnel di base del San Gottardo, dove si è fatta una scelta prudenziale e quindi si è scelto una linea elettrica di contatto classica, al Ceneri è stata installata lungo tutta la lunghezza del tunnel, escluse le tratte di accesso, una catenaria di tipo rigido, con profilati speciali in alluminio, la prima per una ferrovia che non sia di tipo metropolitano. Questa catenaria, infatti, sarà omologata, come da progetto per velocità fino a 250 km/h. Tra i vantaggi, i minori costi di gestione e manutenzione, bassissimi rischi di guasti e rotture e una vita utile maggiore.
Con l'apertura all'esercizio del tunnel di base del Ceneri nel 2020 si completa la prima fase del progetto AlpTransit, vale a dire la nuova ferrovia transalpina "di pianura" lungo l'asse nord-sud svizzero che passa attraverso il San Gottardo da una parte e il Lötschberg dall'altra. Questa grande opera che prevede un investimento complessivo di 20 miliardi di euro viene completata sempre entro il 2020 da un altro progetto strettamente connesso con questo. Si tratta del "corridoio dei quattro metri", con il quale si prevede che su tutte le linee svizzere di transito, compresi i raccordi internazionali con l'Italia, la sagoma deve essere la massima prevista dagli standard internazionali tale da consentire il transito dei trasporti intermodali con i semirimorchi stradali alti quattro metri allo spigolo senza limitazioni.
Piermario Curti Sacchi
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