Il ministero dei Trasporti dichiara che l'aumento medio dei pedaggi autostradali concesso per il 2017 è dello 0,77% che, secondo la fonte ministeriale "è contenuto in rapporto agli investimenti attuati". In concreto, però, questo valore non ha significato, perché gli aumenti reali variano da zero al 7,88% della Brebemi (autostrada che oggi è semivuota proprio a causa del pedaggio doppio tra Milano e Brescia rispetto all'A4). Il ministero mette le mani in avanti, precisando che "nel ricordare come negli anni precedenti gli adeguamenti tariffari siano stati sospesi o parzialmente riconosciuti, l'adeguamento dell'anno 2017 deriva esclusivamente dalla quantificazione dei parametri maturati nel corso del 2016, e non include recuperi degli anni precedenti. In questo senso si è operato comunque un effetto di calmieramento, rispetto alle richieste delle Concessionarie".
La nota ministeriale prosegue spiegando che "per le Società nei cui confronti è in corso l'aggiornamento del Piano Economico Finanziario allegato alla convenzione di concessione (Autovie Venete, Brescia-Padova CAV, Autocamionale della Cisa, Autostrada dei Fiori, Milano Serravalle Milano Tangenziali, Tangenziale di Napoli, SALT, SAV, SITAF, Torino-Savona ) è stato previsto il recupero degli eventuali incrementi tariffari non riconosciuti negli anni precedenti all'efficacia dell'aggiornamento stesso. L'eventuale adeguamento verrà spalmato sugli aggiornamenti successivi al fine di contenere gli effetti per l'utenza".
Le società autostradali che non hanno ottenuto l'aumento dei pedaggio dal 1° gennaio 2017 sono Asti-Cuneo, Autostrada del Brennero, Consorzio Autostrade Siciliane, Centro Padane, Autostrada dei Fiori, SALT, Autostrade Meridionali (SAM), SAV, SITAF. Le società che hanno invece ottenuto gli aumenti sono: ATIVA 0,88%; Autostrade per l'Italia 0,64%; Autovie Venete 0,86%; Brescia-Padova 1,62%; CAV 0,45%; Autocamionale della Cisa 0,24%; Milano Serravalle Milano Tangenziali 1,50%; Tangenziale di Napoli 1,76%; RAV 0,90%; SAT 0,90%; SATAP Tronco A4 4,60%; SATAP Tronco A21 0,85%; Torino-Savona 2,46%; Strada dei Parchi 1,62%; Brebemi 7,88%,TEEM 1,90% e Pedemontana Lombarda 0,90%.
Il ministero ha chiesto alle società concessionarie di prolungare anche per il 2017 lo sconto previsto per i pendolari che usano ogni giorno l'autostrada. Sul calcolo degli aumenti, il ministero dei Trasporti spiega che "la successione delle norme e degli Atti convenzionali ha dato luogo a sei differenti regimi tariffari oltre specifiche fattispecie che tengono conto, pur con diverse modalità, dei parametri legati all'inflazione (programmata o reale), alla qualità, al recupero della produttività nonché agli investimenti in beni devolvibili effettuati".
In particolare, "per quanto attiene la spesa per investimenti, sono stati considerati gli importi sostenuti dalle società nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2015 ed il 30 settembre 2016, pari a 764,183 milioni di euro di cui, 399,051 milioni di euro sono stati riconosciuti ai fini della remunerazione. La differenza tra gli importi, deriva dalle richiamate pattuizioni convenzionali, alcune delle quali prevedono che una quota dei costi sostenuti per investimenti non generi aumenti".
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