In un video diffuso sui social all'inizio del 2025, il ministro dei Trasporti ha dichiarato che nei primi quindici giorni dall’entrata in vigore del nuovo Codice della Strada i morti causati da incidenti stradali sono diminuiti dai 67 dello stesso periodo dell’anno precedente a 50, quindi con un calo del 25%. Lo ha atto per esaltare i benefici della riforma del Codice. Ma poche ore dopo l’Ufficio Studi dell’Associazione Amici della Polizia Stradale (Asaps) lo ha smentito, definendo la dichiarazione del ministro “fuorviante e imprecisa”, perché i dati da lui forniti si riferiscono solo alle rilevazioni svolte dalla Polizia Stradale e dai Carabinieri, mentre mancano quelli rilevati della Polizie Locali.
L’Asaps precisa che secondo i dati Istat relativi al 2023 Polstrada e Carabinieri rilevano solo il 34% degli incidenti mortali, mentre il restante 66% è rilevato dalle Polizie Locali. Non solo: le statistiche ufficiali sulla mortalità comprendono anche i feriti che muoiono entro trenta giorni dall’incidente, elemento non considerato dal ministro. Inoltre, la quantità e il periodo considerati dal ministro dei Trasporti non sono sufficienti per stabilire una tendenza. Per farlo bisogna considerare periodi molto più lunghi di quindici giorni.
L’Asaps smentisce i dati del ministro con le proprie rilevazioni, che svolge in collaborazione con l’Associazione Lorenzo Guarnieri, svolte da fonti pubbliche. L’associazione afferma che “da questi dati pubblici e documentati risulta che nei 15 giorni successivi all’entrata in vigore delle modifiche al Codice della Strada sono morte sulle strade italiane almeno 111 persone, più del doppio delle 50 dichiarate dal Ministro. La mortalità nello stesso periodo di 15 giorni rilevata da dati pubblici da Asaps nel 2023 risultava essere di 110 persone mostrando quindi una stabilità rispetto al 2023 e non una riduzione del 25%, della quale peraltro saremmo stati molto felici”.
La nota dell’Asaps aggiunge che “includendo anche i dati relativi alle giornate di fine anno, dal 14 dicembre 2024 - data di entrata in vigore delle modifiche al Codice della Strada - sino al 1° gennaio 2025 compreso, le morti ricavabili da fonti pubbliche sono state 134 in 125 incidenti mortali. Nello stesso periodo del 2023 le morti su strada rilevabili da fonte pubbliche erano state 131 in 115 collisioni mortali. Dal 14 dicembre al 1° gennaio sulle strade italiane purtroppo si continua a morire come nello stesso periodo del 2023”.
L'associazione auspica anche che “con questa evidenza ricavata da dati pubblici, venga risolta a livello ministeriale la carenza relativa alla raccolta dati sugli incidenti stradali e alla sua tempestività. I ministeri competenti dovrebbero consolidare in maniera tempestiva anche i dati di mortalità provenienti dalle Polizie Municipali, che, ricordiamolo, rilevano gli scontri con lesioni in ambito urbano dove maggiori sono le collisioni stradali con i morti e feriti”.
Per quanto riguarda la prevenzione degli incidenti, l’Asaps ribadisce che “le norme, per essere efficaci, dovrebbero poi essere accompagnate da investimenti nei controlli - anche con un vero potenziamento delle pattuglie su strada - e nell’educazione ad una mobilità sicura per tutti. E su questo tema, quello degli investimenti, al solito la sicurezza stradale rimane una cenerentola, in attesa di un principe azzurro che non arriva mai”.
E a proposito della (scarsa) considerazione istituzionale verso la Polizia della Strada, sempre l'Asaps denuncia che nel calendario della Polizia di Stato del 2025 non compare un’immagine della Polstrada in nessuna pagina dei dodici mesi. “Una scelta infelice degli autori che ha lasciato sconcertati e amareggiati tanti appartenenti alla specialità di ogni ordine e grado”, commenta l’associazione, aggiungendo che la Polstrada “in assoluto ha pagato il maggior numero di caduti in servizio (col 10% dell’organico il 45% dei morti)”. Per rimediare a questa “dimenticanza”, l’Asaps ha prodotto un calendario 2025 dedicato alla Polizia Stradale. Si può scaricare liberamente il pdf all'indirizzo: https://www.asaps.it/downloads/files/Calendario%202025%20ASAPS(1).pdf