È virtualmente partito il conto alla rovescia che secondo i proponenti porterà il porto sloveno di Koper (Capodistria) a sfidare come dotazione di infrastrutture ferroviarie il vicinissimo scalo di Trieste. Il porto giuliano comunque ha i numeri per non impensierirsi più di tanto, grazie a una robusta quota detenuta dalla ferrovia: nel 2023 il 54% dei container transitati dalle banchine triestine è salito su un carro merci e più di duecento treni ogni settimana collegano in modo diretto il porto ai nodi logistici nazionali ed europei.
Koper comunque prova ad accorciare le distanze e a colmare un divario legato essenzialmente alla linea ferroviaria storica che collega il porto sloveno con il corridoio interno di Divača (Divaccia) con un tracciato a singolo binario ormai superato e non più competitivo per il traffico merci con pendenze che arrivano al 26 per mille. Il progetto di un nuovo tracciato, più moderno e a maggiore capacità, è stato a lungo nel libro dei sogni delle ferrovie slovene, e ha faticato non poco a decollare soprattutto per ragioni finanziarie con la previsione di un costo via via cresciuto nel tempo fino a superare 1,2 miliardi di euro, coperti comunque da contributi comunitari.
I lavori sono partiti nel settembre 2021. Ora, dopo non poche difficoltà, la prima tappa significativa è giunta al termine: la società statale 2DTK (Družba za razvoj projekta) che supervisiona quello che rappresenta il maggiore progetto infrastrutturale della Slovenia ha comunicato che si sono conclusi i lavori di scavo di tutti i tunnel del nuovo tracciato. Dal punto di vista costruttivo questo fatto rappresenta sicuramente un traguardo rilevante in quanto il progetto prevede la realizzazione di sette tunnel per un totale di 20,5 chilometri, circa tre quarti della lunghezza totale della linea da Koper a Divača che sfiora i 27 chilometri. Inoltre, le gallerie oltre a rappresentare le opere d’arte principali sono anche quelle che presentano le maggiori incognite tecniche durante gli scavi con inevitabili ripercussioni sui costi.
Complessivamente sono stati scavati 37 chilometri di tunnel considerando non solo il tracciato principale ma anche le gallerie di servizio e di sicurezza, queste ultime previste lungo i tracciati di maggiori dimensioni scavati nella montagna. Le ferrovie slovene stimano di concludere i lavori su tutto il tracciato entro il 2026.
La nuova Koper-Divača viene costruita con la predisposizione per la posa del doppio binario ma all’inizio sarà armata con uno solo, anche se le autorità slovene hanno già annunciato che intendono ridurre i tempi per completarla con il doppio tracciato, con l’impegno di investire circa 350 milioni di euro a partire dal 2026 con la previsione di concludere i lavori in quattro anni. In una prima fase quindi la nuova linea sarà utilizzata a senso unico, quello più favorevole per i treni in ascesa, in combinazione con la linea storica che resta temporaneamente in esercizio, quindi idealmente come se fosse un raddoppio a distanza. A lavori conclusi la Koper-Divača avrà una potenzialità superiore ai 200 treni al giorno e una capacità teorica di oltre 35 milioni di tonnellate l’anno.
Piermario Curti Sacchi