L'interruzione dei collegamenti autostradali lungo l'A10 coinvolge in modo rilevate anche il porto di Genova, perché l'attraversamento del ponte Morandi era il percorso più breve per le merci e le persone per raggiungere il porto. Oltre al traffico di container, le banchine genovesi accolgono diversi rotabili delle autostrade del mare e, in questo periodo estivo, anche migliaia di autovetture che usano i traghetti per andare sulle isole o verso la Penisola Iberica. Quindi, gli accessi al porto si possono trasformare in un collo di bottiglia che può creare intasamenti all'interno del recinto portuale e alla viabilità cittadina. La Capitaneria di Porto di Genova si è quindi mossa per ridurre i tempi di attesa ai varchi portuali e rendere più rapido il deflusso dalle banchine.
Il primo provvedimento, attuato poche ore dopo il crollo del ponte Morandi, è il raddoppio delle pattuglie della Guardia Costiera che operano al terminal traghetti (ossia i nuclei nostromi). Inoltre, la Capitaneria ha attivato un collegamento diretto con la Polizia Locale per tenere sotto controllo il traffico veicolare, soprattutto nel tratto tra il terminal passeggeri e il casello autostradale Genova Ovest, l'unico rimasto per accedere alla rete autostradale da questa parte del porto.
I passeggeri dei traghetti in arrivo a Genova sono informati prima dell'attracco sulle condizioni del traffico genovese e autostradale e consigliati sulle migliori vie da usare, grazie all'invio delle informazioni alle navi da parte della sala operativa della Guardia Costiera. In futuro si potranno anche cambiare gli orari di partenza e arrivo dei traghetti, così da diluire gli sbarchi dei veicoli. Un altro provvedimento importante per favorire il deflusso dalle banchine è l'apertura del varco portuale del Ponte dei Mille, che si aggiunge al varco Albertazzi.
La Capitaneria di Porto ha anche avanzato alcune proposte per regolare il flusso dei veicoli industriali che gravitano sullo scalo, presentate durante una riunione del 17 agosto. Il progetto intende collegare la soprelevata portuale al Ponte del Papa così da realizzare un nuovo nodo stradale verso ponente che può ridurre il numero dei veicoli pesanti – ora stimato in ottocento automezzi al giorno – che viaggiano sul Lungomare Canepa e su via Guido Rossa. Ora si sta valutando la fattibilità tecnica e i tempi di realizzazione. Un altro provvedimento è intensificare le attività notturne dei terminal.
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