Il 2025 potrebbe essere l’anno della nuova concessione dell’autostrada A22 del Brennero, dopo anni di rinvii e negoziati con gli enti locali coinvolti. Il 31 dicembre 2024, infatti, il ministero dei Trasporti ha pubblicato il bando europeo per la nuova concessione, che durerà cinquant’anni e prevede investimenti per 9,2 miliardi di euro. L’attuale società concessionaria Autostrade del Brennero, che ha presentato la proposta spontanea di finanza di progetto ora posta a gara, manterrà il diritto di prelazione su eventuali altre offerte.
La proposta, che include un piano di investimenti interamente autofinanziato, intende ridisegnare la mobilità lungo l’asse del Brennero, promuovendo lo sviluppo sostenibile e il miglioramento infrastrutturale dei territori attraversati. Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrade del Brennero, ha evidenziato come il percorso per arrivare a questo traguardo sia stato caratterizzato da una grande complessità burocratica, superata grazie a uno “lavoro di squadra straordinario”.
Il progetto dell'autostrada A22, che collega Verona al Brennero, fu approvato dall'Anas il 25 gennaio 1962, mentre la tratta Verona-Modena fu approvata l'anno seguente. La costruzione dell'autostrada iniziò negli anni Sessanta e la sua apertura al traffico avvenne in diverse fasi tra il 1968 e il 1975. Autostrada del Brennero gestisce l'A22 in base a una convenzione del 27 luglio 1999, approvata con Decreto Interministeriale del 21 dicembre 1999 numero 601/Segr. Dicoter 2. Questa convenzione è novativa e sostituisce integralmente la precedente convenzione del 21 novembre 1973.
Il rinnovo della concessione è stato al centro di diverse controversie. Nel 2014, il Consiglio di Stato annullò il bando di gara per la nuova concessione dell'A22, ritenendo che non fossero stati individuati i lavori complementari che il concessionario avrebbe dovuto realizzare oltre alla gestione dell'autostrada. Questa decisione ha generato incertezza sul futuro della concessione e ha rallentato il processo di ammodernamento dell'infrastruttura. Un'altra questione controversa riguarda gli extraprofitti realizzati da Autostrada del Brennero durante la proroga della concessione dopo la scadenza del 2014.