Una nuova tappa della lunga marcia del raddoppio della ferrovia tra Koper e Divaccia è avvenuta domenica scorsa, quando in Slovenia si è svolto il referendum chiesto dal comitato Taxpayers Do not Give Up, contrario all'opera per i costi considerati elevati. La partecipazione è stata molto bassa: poco più di 351mila elettori su 1,71 milioni di aventi ditirro al voto, ossia il venti percento. I sì al progetto sono stati 186.436 e i contrari 162.335, tenendo conto che il numero minimo di no avrebbe dovuto essere – secondo la Legge slovena - di almeno un quinto dell'elettorato, ossia 342mila voti.
Quindi, l'esito del referendum conferma la decisione dell'Assemblea Nazionale, che l'8 maggio 2017 ha approvato il raddoppio delle ferrovia tra Capodistria e Divaccia, un progetto che ha lo scopo di potenziare i collegamenti merci tra il porto e l'interno dell'Europa. Secondo i programmi del Governo, i lavori dovrebbero iniziare nel 2018. L'opera sarà cofinanziata per 44,3 milioni di euro dall'Unione Europea e per 200 milioni dall'Ungheria, che usa il porto di Capodistria come principale sbocco sul mare.
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