Ricominciano i problemi sulle autostrade genovesi per i controlli e i lavori nelle gallerie. Il 28 dicembre 2020 Autostrade per l’Italia ha chiuso due caselli dell’A10 fondamentali per il traffico portuale di Genova: quelli di Pra’ Voltri (in entrata provenendo da Genova) e di Pegli (in entrata e in uscita), che resteranno chiusi fino alle 20 del 6 gennaio 2021. Ciò a causa di lavori tra il km 3+700 e il km 10+800, che causano chiusure della carreggiata in direzione Ventimiglia e della seconda corsia di marcia in direzione Genova, sulla cui carreggiata si viaggia a doppio senso di marcia. L'entrata consigliata in direzione Ventimiglia è quella di Prà e in uscita verso Genova quella di Genova Aeroporto. I veicoli industriali devono quindi viaggiare nel traffico cittadino lungo l’Aurelia da Sampierdarena ad Arenzano e già nelle prime ore dopo la chiusura si sono registrare code lunghe fino a cinque chilometri, causando ritardi non solo per il trasporto destinato al porto, ma anche nella distribuzione cittadina. Rallentamenti e code sono avvenuti anche da Bolzaneto e dall’A26.
Trasportounito ha diffuso una nota su queste chiusure, affermando che ora l’autotrasporto è “coinvolto in una situazione paradossale nel periodo più delicato fra due lockdown, si prospetta la cancellazione di contratti, penali per le ritardate consegne, violazione delle regole di guida a causa delle code e ‘guerre fra i poveri’ fra camionisti e automobilisti invischiati nella polveriera di blocchi stradali”. L’associazione degli autotrasportatori ha interpellato il Prefetto, che ha risposto di non poter intervenire perché si tratta di lavori per mettere in sicurezza le infrastrutture. “Il COV continua a non intervenire sulla programmazione dei lavori e nemmeno è in grado di informare gli operatori. Chi è deputato a controllare l’attività delle Autostrade dorme o preferisce far finta di farlo”, afferma il coordinatore ligure di Trasportounito, Giuseppe Tagnochetti. E riferendosi al ministero dei Trasporti, ha dichiarato che “facciamo volentieri a meno di melensi spot istituzionali sul ruolo dell’autotrasporto, quando ormai puntualmente a questa categoria non vengono riconosciuti né rispetto né dignità sul lavoro”.