Dopo tre anni di sospensione, il ministero dei Trasporti ha accolto le richieste di aumento dei pedaggi autostradali per una parte consistente della rete italiana, pari a circa tremila chilometri, dal primo gennaio 2023 (con un secondo aumento dal primo luglio). Una decisione che la presidente dell’associazione Ruote Libere, Cinzia Franchini, definisce “l’ennesimo schiaffo al mondo dell’autotrasporto”, che sta già subendo l’aumento di altri costi. Franchini aggiunge che è la “conferma di una politica appiattita da anni su interessi particolari, quelli dei concessionari i quali, parallelamente, non hanno garantito un miglioramento del servizio, in primis sul fronte delle manutenzioni della rete autostradale”.
Gli autotrasportatori in conto terzi beneficiano di un parziale rimborso dei pedaggi autostradali, che però per Ruote Libere è una beffa, perché “sono sempre e comunque vincolati ai consorzi di servizi, molti dei quali fanno riferimento alle stesse associazioni di categoria, i quali trattengono considerevoli fette delle agevolazioni concesse dal Governo per i camionisti sotto forma di commissioni, andando così ad assottigliare le reali risorse destinate alla categoria”.
Quindi, prosegue Franchini, “i pedaggi continuano ad aumentare senza poter minimamente mettere in discussione il modello di business che vede lo Stato rimborsare non gli autotrasportatori, bensì tutte le sovrastrutture create ad arte per riassorbire una parte importante di quegli stessi incentivi. Il tutto nel silenzio complice delle solite associazioni di rappresentanza che hanno già ottenuto ciò che preferiscono: proprio i vecchi rimborsi all'autotrasporto”.
Ruote Libere chiede al Governo il “congelamento degli aumenti richiesti dai concessionari” per la sopravvivenza delle imprese di autotrasporto sane. “Domandiamo inoltre di rivedere da subito il sistema-beffa dei rimborsi dei pedaggi autostradali e di concedere gli sconti agli autotrasportatori direttamente in fattura a fine mese, togliendo ogni intermediazione parassitaria", conclude la presidente dell’associazione.