In una nota congiunta diffusa oggi, le tre associazioni precisano che questa è la prima di una più vasta azione di protesta, causata dalla "assoluta inerzia dei Ministeri dei Trasporti e dello sviluppo economico che hanno deciso di lasciare cadere nel vuoto ogni sollecitazione al confronto". I gestori dei distributori chiedono di azzerare le royalty sugli introti che spettano alle società autostradali, che le associazioni definiscono un "privilegio e una ingente rendita di posizione".
Le tre sigle si scagliano contro le concessionarie autostradali "che continuano ad incassare ogni tipo di favore: dagli aumenti sistematici dei pedaggi e delle tariffe; ai prolungamenti ultra decennali dei contratti di concessione; passando per gli atti di indirizzo governativi sulla gestione dei servizi offerti in autostrada utili solo ad aumentare royalty e prezzi dei carburanti ed a comprimere ogni livello di servizio da offrire ai consumatori ed agli automobilisti".
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