A dispetto del meteo che ha allontanato la calura estiva, sono mesi roventi per le ferrovie tedesche, strette tra le vivaci polemiche sull’aumento delle tariffe di accesso alla rete, non giustificate dal servizio reso, ai numerosi cantieri che comportano deviazioni di percorso con maggiori costi, ritardi sulle tracce, o addirittura soppressioni di treni. E a farne le spese è sempre il servizio merci. Ora questa situazione sembra arrivata al punto di non ritorno, non giustificata dai lavori lungo la rete che si concentrano nel periodo estivo per il minor traffico.
La bomba è deflagrata in seguito a un ennesimo episodio di disservizio, a quante pare, causato da un difetto di comunicazione, per non dire negligenza, da parte di DB InfraGO, il gestore della rete delle ferrovie tedesche, a tal punto da suscitare la ferma reazione di SBB Cargo International. In modo inusuale e sconfessando la tradizionale cautela che caratterizza i rapporti tra i vari enti ferroviari istituzionali, la società partecipata da SBB Cargo e Hupac impegnata nei trasporti internazionali, si è affidata ai canali social per denunciare il comportamento, giudicato scorretto, di DB InfraGO.
I fatti si riferiscono al 28 giugno 2024. Scrive SBB Cargo International sui social network: “Venerdì scorso, DB InfraGO ci ha informato - senza sensi di colpa e senza cercare soluzioni - che importanti cabine di segnalazione nella valle del Reno sarebbero rimaste senza personale per 12 ore o addirittura per giorni. Inoltre, che tutti i treni avrebbero dovuto essere deviati sulla riva sinistra del Reno a causa di lavori sulla riva destra. Come è possibile che l’operatore dell’infrastruttura, che viene descritto come ‘orientato al bene comune’, gestisca il corridoio ferroviario per il trasporto merci più importante d'Europa in modo così dilettantesco?”. La decisione, quasi improvvisa da parte del gestore della rete ferroviaria tedesca, ha comportato la cancellazione di numerosi treni o comunque pesanti rallentamenti nella circolazione.
A parte le motivazioni legate a quella che appare come una scarsa attenzione di DB InfraGO per i propri clienti, a essere contestate sono le scelte sommarie e superficiali dal punto di vista tecnico che hanno influito sulla gestione dell’esercizio. Prima di tutto il fatto di non rendere praticabile un’alternativa nel momento in cui ci sono carenze lungo una direttrice, quella in cui sarebbero stati disattivati numerosi apparati di controllo della circolazione, senza del resto, a quanto pare, fornire una qualsiasi motivazione. Contestualmente, infatti, erano in programma lavori lungo la ferrovia sulla destra Reno, obbligando a percorrere la quasi parallela direttrice alla sinistra Reno che presenza maggiori limitazioni. Questo ha comportato anche l’impossibilità di utilizzare in alternativa la deviazione via Siegen che è un importante nodo ferroviario tra Francoforte e Colonia.
La carenza di personale da destinare agli apparti di controllo della circolazione mette in luce l’amara realtà nell’esercizio quotidiano in contrasto con i programmi futuribili annunciati in varie occasioni di digitalizzazione della rete. Quanto accaduto non deve rimanere un semplice incidente di percorso. Per questo, SBB Cargo International lancia anche un appello alle autorità di vigilanza, perché adottino misure adeguate: “DB InfraGO deve garantire che ci sia un percorso alternativo sul corridoio Reno-Alpi che possa essere utilizzato in ogni momento”. Le ferrovie tedesche non sembrano proprio aver tratto lezione dallo shock di Rastatt.
Piermario Curti Sacchi