Il Governo Federale svizzero ha già preparato il nuovo sistema di tassa chilometrica per il transito dei veicoli industriali sulle strade elvetiche, che dovrebbe entrare in vigore il primo gennaio 2017. Il rappresentante dell'Amministrazione svizzera, Peter Fuglistaler (Bundesamt fur Verkehr), ha fornito qualche anticipazione durante l'assemblea generale di Hupac, che si è svolta il 27 maggio 2016 a Lugano.
Più che un aumento del costo chilometrico, avverrà una rimodulazione tariffaria sulla base delle classi ambientali dei veicoli, penalizzando ulteriormente i motori più inquinati ed eliminando lo sconto aggiuntivo del 10% finora riservato ai motori Euro VI, che probabilmente avranno lo stesso trattamento del'Euro V. Prima di entrare in vigore, il nuovo piano tariffario dovrà ottenere il via libera anche dall'Unione Europea, nell'ambito degli accordi con la Svizzera. Ma Fuglistaler ritiene che non dovrebbero esserci opposizioni.
Il rappresentante del Governo Federale ha anche annunciato che cesseranno i contributi per il sistema ferroviario, assegnati finora per favorire il passaggio dal camion al treno. Il bilancio appare positivo, perché negli ultimi anni è aumentata la quota della rotaia ed è calata quella della strada, nonostante il forte calo del prezzo del gasolio (che favorisce il camion) e il rafforzamento del franco rispetto all'euro (che aumenta il costo della ferrovia svizzera). Oggi, la quota del treno nel traffico merci in transito ha raggiunto il 69,1%.
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