Mentre il Brennero piange sotto la bufera prima della neve e poi delle polemiche, che si sono estese alle politiche austriache sui divieti di transito per i veicoli pesanti, Lugano se la ride e non perde l'occasione per elogiare quella che chiama una "alleanza autostradale" con l'Italia. Lo fa l'associazione degli autotrasportatori svizzeri Astag in un comunicato diffuso il 5 febbraio 2019, dove il presidente della sezione ticinese, Adriano Sala, spiega che "fra Svizzera e Italia è ormai rodato un sistema che ha dato ottimi risultati, e ciò grazie a una collaborazione particolarmente efficiente fra la Polizia Stradale del Canton Ticino e la Polizia Stradale italiana". Nel caso di nevicate, il il centro di controllo del traffico e dell'allerta meteo di Ripshausen, a Erstfeld (Canton Uri) segnala il rischio neve o comunque di condizioni pericolose, avviando un meccanismo dove la Polizia Stradale ferma tutti i mezzi pesanti diretti in Svizzera già in territorio italiano e poi, in stretta collaborazione fra Polizia del Canton Ticino e Polizia italiana, ai varchi doganali.
L'Astag non si limita a elogiare questo sistema, ma chiede anche di migliorarlo: "Talora le misure risultano quasi eccessive perché il blocco riguarda tutti i mezzi indiscriminatamente, e quindi anche quelli, come accade per la maggioranza delle imprese di autotrasporto svizzere, forniti delle dotazioni di sicurezza per affrontare anche il transito su salite e discese in caso di neve, ma anche affidati a conducenti e quindi a professionisti esperti abituati da sempre ad affrontare questo tipo di emergenze".
Perciò, l'associazione svizzera chiede un anticipo nei tempi d'intervento degli spalaneve già alle cinque del mattino e una programmazione oraria delle loro uscite durante la giornata sulla base dell'evoluzione del meteo: "Ciò consentirebbe, anche nel caso di forti nevicate, il transito dei mezzi pesanti e quindi il corretto equilibrio fra le esigenze prioritarie di sicurezza e quelle economiche e commerciali, conclude il presidente Sala.
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