Per favorire e sviluppare il trasporto ferroviario merci contano di più le infrastrutture, moderne e funzionali, o la politica tariffaria? A questa domanda sta per arrivare, e in parte è già arrivata, una risposta da parte del mercato che addirittura anticipa la svolta fissata per il 15 dicembre 2024 e rappresenta un’indicazione significativa per i gestori della rete. Protagonista di questa narrazione è la linea ferroviaria ad alta capacità tra Francia e Spagna che attraversa i Pirenei orientali con il moderno tunnel di Perthus in esercizio dal 2010, in pratica una galleria di base che ha radicalmente cambiato le relazioni ferroviarie transfrontaliere. È bastato l’annuncio della riduzione delle tariffe di transito a favore dei treni merci a partire dal 15 dicembre, perché la domanda di colpo diventasse vivace anticipando fin da subito non solo l’interesse, ma anche le prenotazioni dei transiti.
Francia e Spagna si sono accordate per una netta riduzione delle tariffe di utilizzo del tunnel, formalmente sotto forma di sussidi al transito, ma che di fatto si traducono in un calo dei costi del 90%. Anche se i vantaggi scattano formalmente a metà dicembre e già sono previsti per lo meno per tutto il 2025, le previsioni indicano un forte incremento del trasporto ferroviario transfrontaliero attraverso il tunnel. Il traforo è in gestione alla società Lpf Perthus che si attende un aumento dei transiti, stimati in oltre quaranta viaggi di andata e ritorno settimanali a partire da dicembre 2024 che rappresentano un incremento dell’80% rispetto ad agosto 2024. Se si prende come confronto il mese di dicembre 2023, in questo caso il balzo in avanti risulterebbe superiore al 100%.
Sono comunque diversi i fattori che determinano questa crescita così esponenziale dei transiti: sicuramente la leva tariffaria gioca un ruolo significativo, ma già nei mesi precedenti si è assistito a un aumento della domanda soprattutto nelle relazioni ferroviarie merci internazionali. Tutto questo è dovuto al fatto che si iniziano a cogliere i frutti degli investimenti realizzati sulla rete ferroviaria spagnola e in particolare sul corridoio Ten-T Mediterraneo grazie alla scelta, per molti versi coraggiosa, fatta dal gestore dell’infrastruttura Adif di estendere le linee che adottano lo scartamento standard europeo (o comunque il doppio scartamento) a partire dai collegamenti transfrontalieri fino a Barcellona e in prospettiva a Tarragona e Valencia con l’obiettivo di arrivare a connettere il porto andaluso di Algeciras.
Ma vanno ricordate anche altre misure come l’estensione delle tracce messe a disposizione dei treni merci con l’aumento dei transiti notturni e la possibilità offerta alle imprese ferroviarie di appoggiarsi alle strutture di manutenzione del materiale rotabile nella sede Lpf di Llers alle porte di Figueres.
Il tunnel di Perthus è una galleria con due canne separate, lunghe ciascuna 8,3 chilometri, che sottopassa i Pirenei orientali ed è stata costruita per il transito di treni merci e passeggeri ad alta velocità che possono così evitare di percorrere la linea storica che scavalca la catena montuosa con un tracciato poco favorevole e non più attuale. Inoltre, garantisce la piena interoperabilità a scartamento standard europeo tra la rete francese e quella spagnola. Secondo i dati forniti da Lpf Perthus sono stati 727 treni merci hanno attraversato il tunnel transfrontaliero nei primi sei mesi del 2024, in linea con i 1404 transiti di tutto il 2023, ma ora le prospettive, come si è visto, sono decisamente più brillanti.
Piermario Curti Sacchi