Il progetto di attuazione della Gronda di Genova, ossia il nuovo asse stradale passa a nord della città e di cui si discute da anni come alternativa all'autostrada A10 per il traffico in transito, sarà sospesa fino a quando il ministero dei Trasporti non completerà la procedura avviata per valutare la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia, a causa del crollo del ponte Morandi. Lo ha annunciato ieri il ministro Danilo Toninelli, che deve approvare il progetto dopo il semaforo verde arrivato dal ministero dell'Ambiente, che nei giorni scorsi ha raddoppiato la validità della Valutazione d'impatto ambientale rilasciata nel 2014. Per ora, precisa il ministero dei Trasporti, è una sospensione e non un fermo definitivo. Nello stesso tempo, Autostrade per l'Italia ha dichiarato che il progetto definitivo è pronto ed è stato inviato al ministero tra agosto e dicembre 2018. Inoltre, la società autostradale ha già realizzato il 92% degli espropri sul territorio e ha bandito gare di pre-qualifica per un importo complessivo di 490 milioni.
La dichiarazione del ministro ha provocato immediate reazioni da parte delle associazioni del trasporto. Il vice-presidente di Conftrasporto, Paolo Uggè, ha definito la decisione di Toninelli "assurda e incomprensibile", aggiungendo che "questo governo, in particolare il ministro alle Infrastrutture Danilo Toninelli, è portatore di una ideologia assurda che sta sempre più disconnettendo il Paese, attraverso il blocco delle infrastrutture che sono la vera chiave di volta per la competitività. Così si avvantaggeranno i Paesi a nord delle Alpi e si condanneranno le imprese italiane alla irrilevanza o a spostare le attività all'estero".
Sulla questione è intervenuto il presidente di Confetra Liguria, Alessandro Laghezza, affermando che "siamo di fronte a una straordinaria incapacità di governo e a una follia che mette a rischio il futuro dell'area produttivamente e logisticamente piú importante del Paese. La mossa del ministro Toninelli che ha congelato la gronda autostradale di Genova è la prova di una complessiva confusione istituzionale sul tema delle infrastrutture. E ciò accade nel momento in cui proprio le infrastrutture strategiche potrebbero essere la chiave di volta e innescare il rilancio del Paese".
Laghezza sottolinea l'atteggiamento contraddittorio del ministro Toninelli rispetto ad Autostrade per l'Italia: "Si minaccia ogni giorno la revoca della concessione autostradale, con conseguenze legali e finanziarie, che potranno gravare sul bilancio dello Stato; quindi si chiama lo stesso soggetto autostradale a partecipare al salvataggio di Alitalia, guarda caso per un valore di operazione che equivale al costo della concessione e infine, si piazza un colpo mortale per l'economia del nord ovest e il sistema logistico che fa perno sul porto di Genova e sugli altri scali liguri".
Anche i sindacati contestano la sospensione dell'opera. Il 19 luglio Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti hanno diffuso una nota congiunta dove scrivono che "ancora una volta registriamo un provvedimento che blocca un'infrastruttura nevralgica per il Paese, già oggetto delle stucchevoli strumentalizzazioni politiche connesse al rinnovo delle concessioni autostradali ad Aspi, conseguenti al crollo del ponte Morandi. Tale decisione ci dà ancora più evidenza della giustezza della vertenza unitaria che abbiamo avviato anche per lo sblocco delle infrastrutture".
© TrasportoEuropa - Riproduzione riservata - Foto di repertorio
Segnalazioni, informazioni, comunicati, nonché rettifiche o precisazioni sugli articoli pubblicati vanno inviate a: redazione@trasportoeuropa.it
Puoi commentare questo articolo nella pagina Facebook di TrasportoEuropa
Vuoi rimanere aggiornato sulle ultime novità sul trasporto e la logistica e non perderti neanche una notizia di TrasportoEuropa? Iscriviti alla nostra Newsletter con l'elenco ed i link di tutti gli articoli pubblicati nei giorni precedenti l'invio. Gratuita e NO SPAM!