La battaglia delle carte bollate ha rischiato di causare un fermo imprevisto per i cantieri della nuova linea ad alta capacità Napoli-Bari. La lunga contesa giudiziaria su un lotto significativo della trasversale ferroviaria, parte integrante del corridoio europeo Ten-T Scandinavia-Mediterraneo, si è però conclusa. Rfi (Rete ferroviaria italiana) nel settembre 2019 ha definitivamente assegnato al raggruppamento guidato da Pizzarotti (con Itinera, Ghella, Salcef ed Eds Infrastrutture) i lavori della tratta tra Frasso Telesino e Telese. Il lotto che si sviluppa per 11,2 km comporta un investimento per poco meno di 242 milioni di euro e rappresenta il primo dei due segmenti funzionali tra Frasso Telesino e Vitulano (30 km in tutto di cui 10,6 in galleria). Nel frattempo, ad agosto 2019, Rfi ha promosso la gara anche per l'esecuzione dei lavori della seconda sezione, quella da Telese a Vitulano in provincia di Benevento della lunghezza di 20 km. La base d'asta supera i 514 milioni di euro.
Uno dopo l'altro vanno a collocarsi tutti i tasselli del nuovo corridoio realizzato per buona parte in variante rispetto alle linea storica e adatto alle alte velocità, ma soprattutto con una pendenza massima contenuta nel 12,9 per mille, entro quindi un parametro idoneo (ma al limite) per i treni merci a standard europeo dal punto di vista del carico trasportabile e, viste le caratteristiche costruttive, anche della sagoma, senza limitazione per i trasporti intermodali. I lavori, realizzati per fasi, secondo le previsioni dovrebbero concludersi nel 2026 con un costo complessivo stimato in 6,2 miliardi di euro. Attualmente, partendo dal capoluogo campano, sono in corso i lavori della prima tratta a doppio binario in variante tra Napoli e Cancello lunga 15,5 km (di cui 2,9 in galleria), così come anche il successivo lotto di 16,5 km (4,2 km in galleria) tra Cancello e Frasso Telesino. Mentre a marzo 2019 è stata aggiudicata la gara per la Apice-Hirpinia, primo dei due lotti funzionali della tratta tra Apice e Orsara (che con 47,4 km di cui 37,5 in galleria è il maggiore e più impegnativo lotto). Sul versante più orientale, lato Foggia, la tratta tra Bovino e Cervaro lunga poco più di 20 km è stata aperta all'esercizio nel giugno 2017.
Piermario Curti Sacchi
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