La scommessa è creare un interscambio merci tra la ferrovia e l'area logistica di Milano Malpensa Cargo in uno scenario tutto da costruire forse con lo sguardo rivolto verso la Svizzera, maggiormente sensibile ai trasporti su ferro. I progettisti di Nord Ing, la società di ingegneria del Gruppo FNM (Ferrovie Nord) nel mettere a punto il progetto della nuova interconnessione ferroviaria tra l'aeroporto di Malpensa e Gallarate hanno tenuto conto anche di un eventuale traffico merci. Per questo motivo è stata adottata la sagoma più ampia utile per tutti i trasporti, anche quelli intermodali senza limiti, con un interasse di 4 metri tra i due binari e con il peso assiale in categoria D4, quella adatta ai traffici merci, anche se la pendenza massima della linea, tra il 17 e il 20 per mille, non consente l'inoltro di treni merci pesanti, comunque esclusi da una tipologia di servizio legato alla logistica aeroportuale.
Il futuro collegamento tra l'attuale stazione Malpensa T2 e la linea del Sempione a Gallarate completa l'accessibilità ferroviaria da nord verso l'aeroporto intercontinentale. Pensata soprattutto in funzione di un servizio passeggeri ad ampio raggio, con relazioni regionali anche con la Svizzera, la bretella è però adatta anche al traffico merci in prospettiva di un'ipotetica relazione con l'area logistica della Cargo City. La nuova linea parte dalla stazione Malpensa T2 e prosegue verso Gallarate dove nell'ultima tratta si divide in due rami. Ha una lunghezza di 4,6 chilometri comprendendo l'interconnessione sul lato sud alla quale si aggiunge l'allaccio a nord lungo poco più di un chilometro in direzione del Sempione, ma anche del valico ferroviario internazionale di Luino attraverso la "lunetta" di Sesto Calende.
Si sviluppa parte in sotterraneo con gallerie artificiali e naturali e parte a cielo aperto in trincea. L'opera ha un costo stimato in 210 milioni di euro, mentre i lavori, dopo le ultime approvazioni, dovrebbero partire all'inizio del 2021 per concludersi entro tre anni. Inserita nel programma delle opere strategiche approvate dal Cipe alla fine del 2001, progettata con un contributo del 50% da parte dell'Unione europea, la fattibilità tecnica ed economica della bretella ha ricevuto l'assenso della Regione Lombardia nel 2017. Subito dopo è stato avviato l'iter definitivo.
Piermario Curti Sacchi
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