Il ministro Toninelli ha comunicato sul suo profilo Facebook il 31 dicembre 2018 di avere bloccato gli aumenti dei pedaggi autostradali chiesti dai gestori per il "90% della rete". Ma non ha precisato che cosa accade sul restante dieci percento e al 3 gennaio non esiste alcun documento visibile sul sito web del ministero dei Trasporti che lo spieghi. Lo ha fatto un articolo pubblicato il 3 gennaio 2018 dal Sole 24 Ore, che ha visto una comunicazione della Direzione generale della vigilanza ministeriale sulle concessioni autostradali datata 2 gennaio. Secondo l'articolo del quotidiano confindustriale, "ad oggi sono percorribili senza rincari 5.208 chilometri. Cioè l'88,75% della lunghezza complessiva della rete autostradale nazionale a pedaggio (5.868 chilometri)". Nei restanti 660 chilometri i pedaggi sono aumentati in misura diversa secondo la tratta autostradale, coinvolgendo undici delle ventisei concessionarie autostradali.
Le principali arterie che mostrano un aumento sono la Torino-Piacenza-Brescia, l'Autostrada della Cisa, la Torino-Savona, la Savona-Ventimiglia, le Tangenziali di Milano e la Milano-Serravalle. Il Sole aggiunge che "va dato atto a Toninelli che gli aumenti da lui autorizzati sono tra i più bassi dell'ultimo decennio", precisando anche che non è la prima volta che sono sospesi gli aumenti previsti per il 1° gennaio: avvenne anche nel 2014, per poi essere ripristinati dal Tar.
Secondo l'articolo del Sole, la principale società concessionaria, Autostrade per l'Italia, rinvia l'aumento solo per i primi sei mesi, ma dal 1° luglio 2019 applicherà un incremento dei pedaggi dello 0,81%, a fronte di una richiesta dello 0,87%. Le Tangenziali di Milano e la Milano-Serravalle hanno invece sospeso l'aumento fino al 31 gennaio, ma dal 1° febbraio aumenteranno i pedaggi del 2,62% (contro una richiesta del 2,64%). La concessionaria Rav (Raccordo Autostradale Valle d'Aosta) ha ottenuto un aumento del 6,32% (soddisfacendo pienamente le sue richieste), esonerando però i pendolari con Telepass per tutto il 2019, mentre Strada dei Parchi (A24 e A25) ha ottenuto un aumento del 5,59% (contro una richiesta del 6,94%), decidendo però di sospenderlo fino al 30 giugno 2019.
Gli aumenti già in vigore riguardano le seguenti concessionarie: Salt (tronco Autocisa) 1,86%, Autostrada dei Fiori (tronco A10) 0,71%, Tangenziale di Napoli 1,82% (solo per i veicoli pesanti), Sitaf (barriera di Avigliana e Salbertrand) 6,71%, Autostrada dei Fiori (tronco A6 Torino-Savona) 2,22%, Cav (Concessioni Autostradali Venete) 2,06%, Pedemontana Lombarda 1,20%, TEEM (Tangenziale Est Esterna di Milano) 2,20%, Brebemi (Milano-Brescia) 4,19%. Le società che gestiscono Teem e Brebemi hanno confermato anche per il 2019 lo sconto del 20% per i pendolari con Telepass e registrati. L'aumento medio è dello 0,83%.
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