Il 17 luglio 2020 la Commissione Europea ha annunciato uno stanziamento di 2,2 miliardi di euro per 140 progetti sui trasporti, con lo scopo di sostenere la ripresa economica in tutti gli Stati membri. I programmi ammessi al finanziamento contribuiranno a completare la rete infrastrutturale, a sviluppare la sostenibilità ambientale e creare nuovi posti di lavoro. Il loro finanziamento avviene tramite il Cef, ossia il meccanismo di connessione europea che sostiene le infrastrutture di trasporto. Una parte consistente dei fondi serviranno per il trasporto ferroviario, compresi i collegamenti transfrontalieri e quelli con porto e aeroporti. Nel trasporto su acqua, i progetti riguardano sia quello marittimo (soprattutto per ridurne l’impatto ambientale) sia quello della navigazione interna per aumentarne la capacità e le connessioni intermodali. Secondo la Commissaria ai Trasporti Adina Vălean, questo stanziamento potrà generare investimenti fino a cinque miliardi di euro.
I progetti ferroviari sono 55, per un valore di 1,6 miliardi. Riguardano le infrastrutture sui Corridoi Ten-T e comprendono la ferrovia Rail Baltica, che connette gli Stati baltici alla rete europea, e la sezione transfrontaliera della linea ferroviaria tra Dresda (Germania) e Praga (Repubblica Ceca). Nove progetti (per 49,8 milioni) contribuiranno a creare un sistema ferroviario interoperabile nell'UE, all'operatività ininterrotta dei treni in tutto il continente tramite il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (Ertms) e all'adeguamento delle locomotive e dei binari ferroviari al sistema europeo unificato di controllo dei treni.
Per l'autotrasporto, la Commissione Europa ha stanziato fondi per realizzare infrastrutture dedicate alla distribuzione di combustibili alternativi al gasolio, con la previsione d’installare 12.275 punti di ricarica elettrica sulla rete stradale europea. Ciò rientra in un programma più ampio, che comprende 19 progetti dal valore di 142 milioni, per favorire il passaggio a combustibili a basso impianto ambientale nel trasporto e alcuni di questi progetti prevedono la conversione delle navi verso l’alimentazione con gas naturale liquefatto, compresa l’installazione delle infrastrutture di stoccaggio e rifornimento nei porti.
I progetti italiani sono otto. Il più consistente, da 63,402 milioni, riguarda il collegamento ferroviario tra l'aeroporto della Malpensa e le linee di Gallarate e della Svizzera. Restando nell’ambito del trasporto delle merci, circa tre milioni sono destinati al porto di Trieste (per connessioni ferroviarie e distribuzione di gas naturale liquefatto) 669mila euro a quello di Napoli (per un deposito di Gnl), cinque milioni e mezzo per realizzare tredici parcheggi destinati ai veicoli industriali e 849mila euro per il passaggio delle navi nella laguna veneta.