Parte il conto alla rovescia in Austria per l’apertura all’esercizio del tunnel della Koralm. Ora la notizia è ufficiale: con il cambio d’orario a dicembre 2025 sarà percorribile il nuovo corridoio ferroviario con la galleria di base lunga 33 chilometri che passa sotto la barriera alpina tra Carinzia e Stiria. In questo modo si completa uno dei maggiori progetti infrastrutturali in avanzata fase di costruzione in Austria, avviato nel 1998, che non sostituisce una ferrovia storica ma rappresenta un nuovo collegamento trasversale di transito est-ovest destinato a rivoluzionare la rete ferroviaria meridionale austriaca.
Il tunnel rappresenta l’opera d’arte principale della ferrovia della Koralpe, la nuova direttrice lunga 130 chilometri che collegherà con un percorso diretto Klagenfurt e Graz, un tassello essenziale del corridoio merci Baltico-Adriatico, uno degli assi prioritari del sistema delle reti trans-europee, che dalla Polonia arriverà all’Adriatico, con terminal nei porti di Trieste, Venezia, Ravenna, Ancona e Capodistria. A quel punto, a fine 2025, conclusa e in esercizio tutta la Koralmbahn, mancherà l’ultima pedina, il tunnel di base del Semmering, per potenziare e riqualificare tutto il corridoio centrale austriaco, vera svolta per il trasporto merci con l’Europa orientale.
Secondo le previsioni, ci vorranno però altri cinque anni per aprire all’esercizio la galleria del Semmering tra Gloggnitz nella Bassa Austria e Mürzzuschlag nella Stiria. Anche lì è in costruzione un tunnel di base di 27,3 chilometri, che sostituirà la storica ferrovia realizzata a metà dell’800 dall’ingegnere italiano Carlo Ghega (che però per ragioni di opportunità preferì farsi chiamare Karl von Ghega). All’epoca questa linea era considerata un capolavoro di ingegneria ferroviaria di montagna (ora patrimonio Unesco), ma ormai risulta superata e inadatta al traffico attuale, soprattutto merci, per le pendenze elevate e le curve a corto raggio, oltre alla presenza di gallerie con un profilo che non consente il transito dei treni intermodali a grande sagoma.
Per tornare alla Koralpe, lo scavo del tunnel di base ebbe inizio su entrambi i versanti, quello carinziano e quello stiriano, nel 2011. Solo con il completamento di quest’opera sarà possibile dare vita all’intero tracciato tra Klagenfurt e Graz, in quanto in precedenza non è mai esistita una ferrovia lungo questo asse, a differenza di altre realtà come il Brennero, il Gottardo o il Frejus, dove i tunnel di base rappresentano una variante veloce ad alta capacità rispetto alle ferrovie storiche esistenti. La nuova ferrovia Koralm, oltre al tunnel di base, prevede numerose altre opere d’arte con oltre cento ponti e sovrappassi e alcune gallerie minori per un totale di 17 chilometri, tutti interventi ormai per buona parte conclusi.
Piermario Curti Sacchi