Il potenziamento della superstrada Fipili (Firenza-Pisa-Livorno) sta creando un forte dibattito all’interno del Partito Democratico toscano, incentrato sull’introduzione di un pedaggio per i soli veicoli industriali, fortemente contestata dalle associazioni dell’autotrasporto. L’idea originaria sarebbe d’introdurre il pagamento prima dell’apertura dei cantiere, ma una parte del PD non è d’accordo. Sui due fronti in Regione ci sono il presidente Eugenio Giani, favorevole al pedaggio prima, e il capogruppo Vincenzo Ceccarelli, secondo cui il pagamento non coprirebbe comunque le spese dei lavori.
Gli autotrasportatori si lamentano da tempo delle pessime condizioni della superstrada e quindi pretendono prima la sua sistemazione e poi eventualmente il pagamento, che comunque comporterebbe un aumento dei costi del trasporto. La situazione è in stallo perché la costituzione della società regionale Toscana Strade, che dovrebbe gestire la Fipili, è ferma in commissione. Il 23 settembre il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, ha proposto di posporre il pedaggio al completamento della terza corsia (o della corsia d’emergenza) almeno tra Empoli e Firenze.