Dopo l'intervento di Confitarma, anche Alis ha diffuso una nota sull'applicazione del contributo al trasporto combinato strada-mare, ammonendo che "sta naufragando". In particolare, il presidente dell'associazione del trasporto intermodale , Guido Grimaldi, afferma che "rimane difficile da comprendere il clamoroso e colpevole ritardo sul marebonus e soprattutto il permanere dell'incertezza sull'ammontare degli investimenti richiesti alle Compagnie di Navigazione per poter accedere agli incentivi da trasferire successivamente in larga parte agli autotrasportatori".
Anche Alis, come Confitarma, si sofferma sul concetto di "aiuto", che non è chiaro e la cui interpretazione può avere conseguenze diverse su armatori a autotrasportatori: "Mentre cresce la discussione interpretativa aumentano i disagi del settore, soprattutto quello dell'autotrasporto. Il buonsenso e la logica suggeriscono di insistere con la Commissione Europea per far avere i finanziamenti direttamente agli autotrasportatori, come previsto dal vecchio ecobonus". In questo modo, aggiunge Grimaldi "la misura rappresenterebbe un ottimo incentivo per tutta la catena logistica e consentirebbe alle aziende di autotrasporto di scegliere, nel rispetto dei principi del mercato europeo, l'operatore marittimo con cui imbarcare".
Grimaldi afferma anche che si stanno creando "evidenti disparità", ossia "da una parte si danneggiano alcuni operatori e dall'altra si finanziano, con oltre 70 milioni di euro, altri 'privilegiati'. C'è chi garantisce prestazioni e chi riceve senza onorare gli impegni assunti. Si altera cosi il mercato e la leale concorrenza e si fanno crescere disparità quando si premiano rendite di posizioni, spesso inspiegabili ed ingiustificate, e non chi ha messo in campo investimenti. Pionieri e costruttori di opportunità, fra gli armatori e le stesse compagnie dell'autotrasporto".
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