A maggio 2022 il terminal ferroviario di Colonia ha sospeso le prenotazioni delle spedizioni ferroviarie, che comprende anche quelle da e per Quadrante Europa di Verona. Secondo il presidente di Anita, Thomas Baumgartner, questo è un “ultimo emblematico esempio” della saturazione sia della linea ferroviaria del Brennero, sia dei suoi terminal a sud e nord delle Alpi. "Sempre più spesso ci troviamo nella condizione di non riuscire ad imbarcare semirimorchi e container sul sistema ferroviario”, spiega Baumgartner. “Cancellazioni dei treni, lunghe attese ai terminali ferroviari per il trasbordo e l’ impossibilità di trovare spazio anche sull'autostrada viaggiante Rola stanno mettendo in seria difficoltà i nostri associati e più in generale tutti coloro che hanno deciso di sposare il trasporto intermodale".
Una situazione che il presidente di Anita definisce “molto rischiosa” perché potrebbe invertire la tendenza all’aumento del combinato strada-rotaia lungo l’asse del Brennero e di cui l’Austria deve prendere atto: “Se la ferrovia non riesce a soddisfare la domanda di trasporto merci attraverso il Brennero occorre che l'Austria sospenda i blocchi per i veicoli pesanti attuati negli anni, così da poter usufruire dell'infrastruttura stradale per l'intero arco della giornata ed evitare il congestionamento della tratta ferroviaria, senza arrecare danni al sistema di interscambio delle merci con il resto d’Europa”.
Anita cita uno studio condotto dai ministeri dei Trasporti d’Italia, Austria e Germania secondo cui “il volume di traffico ferroviario di merci nell’asse del Brennero dovrebbe aumentare tra il 53% e il 95% nei prossimi otto anni, raggiungendo un incremento percentuale di circa il 215% entro il 2040”. Sono cifre che l’attuale ferrovia non riesce a soddisfare senza il completamento del potenziamento previsto con la galleria di base del Brennero.