Nella prima metà del 2024 il trasporto delle merci tra Asia ed Europa attraverso il Middle Corridor (che evita la Russia) ha mostrato un’impennata rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il vice-presidente del Railway and Water Transport Committee del ministero dei Trasporti del Kazakistan, Kassym Tlepov, ha dichiarato ad agosto alla stampa locale che il volume delle merci transitate lungo la Trans-Caspian International Transport Route (Titr) nei primi sette mesi del 2024 ha raggiunto 2,5 milioni di tonnellate, con un balzo del 63% rispetto all’anno precedente. Considerando solo le partenze dalla Cina, l’aumento è stato di quattordici volte.
In vista di un ulteriore aumento del traffico (quello con la Cina è aumentato nei primi quattro mesi del 35%), il Kazakistan sta potenziando le infrastrutture marittime, con un ampliamento del terminal container nel porto di Aktau e la realizzazione di altri quattro terminal in quello di Kuryk. L’obiettivo è triplicare la movimentazione dei container, riducendo nello stesso tempo il tempo di lavorazione delle navi e di sdoganamento di almeno una volta e mezza.
Nel Paese stanno aumentando anche le merci importate dall’Europa e perciò vi stanno investendo anche multinazionali occidentali della logistica (come Cma Cgm e Rhenus). Tra i progetti più importanti c’è la costruzione di un terminal intermodale da 9,4 tonnellate l’anno a Sarzha, che richiede un investimento di 200 milioni di dollari. Sul fronte doganale, il Kazakistan sta istituendo un sportello unico, operante 24 ore su 24.
Per la ferrovia, in Kazakistan sono in costruzione 404 chilometri di binari. Per il trasporto marittimo, il Paese sta costruendo due portacontainer, tre ro-ro e tre petroliere. Sta investendo anche nella navigazione interna, puntando soprattutto sul fiume Yessil per creare un corridoio con la Russia e la Cina.
Per quanto riguarda il trasporto ferroviario tra Cina ed Europa, nei primi sette mesi i volumi sono aumentati dell’84%, superando 1,6 milioni di tonnellate. Lungo il Middle Corridor hanno viaggiato 105 treni blocco, secondo le rilevazioni di Azerbaijan Railways. Anche questo Paese sta potenziando e ammodernando la rete ferroviaria e da maggio 2024 la linea Baku-Tbilisi-Kars ha aumentato la capacità da uno a cinque milioni di tonnellate. Inoltre, entro la fine dell’anno la capacità di trasbordo del terminal di Astara aumenterà a un milione di tonnellate.
In un rapporto sul Middle Corridor diffuso a novembre 2023, The World Bank prevede che entro il 2030 il volume delle merci potrebbe triplicare, toccando gli undici milioni di tonnellate, precisando però che la gran parte di questa crescita sarà trainata dai traffici regionali piuttosto che da quelli intercontinentali.
Le proiezioni indicano che il Middle Corridor, se opportunamente sviluppato, potrebbe registrare un incremento del traffico di merci particolarmente sostenuto tra l'Europa e il Kazakistan, oltre che tra l'Europa e la Cina. Nonostante ciò, il ruolo di questo corridoio nel commercio intercontinentale resterà relativamente limitato, rappresentando solo una piccola frazione del commercio totale tra l'Unione Europea e la Cina.
La diversificazione delle merci trasportate sarà un altro elemento chiave di questa crescita. Attualmente, i materiali grezzi, come il petrolio e i metalli, costituiscono oltre il 60% delle merci movimentate lungo il corridoio. Tuttavia, con l'operatività completa del Middle Corridor, questa percentuale è destinata a scendere al 53%, a favore di un aumento significativo del trasporto di beni a maggior valore aggiunto, come fertilizzanti, macchinari, prodotti chimici e articoli in metallo. In particolare, il volume di container trasportati lungo il corridoio dovrebbe crescere di 1,5 volte entro il 2030.
Il rapporto della World Bank evidenzia che, sebbene le potenzialità di crescita siano considerevoli, il Middle Corridor deve affrontare numerose sfide per realizzare appieno queste previsioni. La carenza di infrastrutture adeguate, la mancanza di un coordinamento efficace tra i vari operatori del corridoio e i problemi di digitalizzazione sono solo alcune delle criticità che potrebbero limitare la crescita prevista. Tuttavia, con investimenti mirati e un'efficiente gestione del corridoio, è possibile non solo triplicare i volumi di trasporto, ma anche dimezzare i tempi di viaggio entro il 2030.