Dopo le dimissioni di Paola Pansini, passata in un'altra azienda, il CdA di Cim la ha sostituita con Massimo Groff, che in precedenza era project manager e responsabile del Logistica e Infrastrutture di Finpiemonte Partecipazioni, la principale azionista dell'interporto piemontese. Groff dovrà condurre il programma di sviluppo della struttura in una fase importante, alla vigilia dell'apertura della galleria di base del San Gottardo e a pochi mesi dall'inaugurazione del nuovo terminal container di Vado Ligure.
In ambito ferroviario, Cim intende acquistare lo scalo di Boschetto da FS Logistica, che già oggi gestisce in affitto. Su questo spazio in due anni la società interportuale ha riattivato sette aree su nove, insediando un terminal intermodale, uno per la logistica industriale dei rottami ferrosi e un'officina per la manutenzione dei treni di Siemens. Inoltre, il Cim ha rilevato la gestione della linea Novara-Malpensa da Ferrovie Nord, che è connessa a Boschetto e che servirà per connettersi con il polo intermodale di Busto Arsizio/Gallarate e per realizzare il quinto terminal ferroviario.
Per la logistica, settore dove il Cim offre già 67mila metri quadrati di magazzini, l'interporto piemontese intende insediare altri 12mila metri quadrati negli spazi attuali. La struttura muove ogni giorno 450 veicoli stradali e dai 18 ai 20 treni dell'autostrada viaggiante con Friburgo.
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