Il Terminal Intermodale Mortara (Timo), la società di gestione del traffico controllata dal Polo logistico insediato nella città della Lomellina ha un nuovo presidente. Si tratta di Carlo Alberto Belloni, commercialista vogherese, conosciuto anche per essere il presidente della Sabrom, la società concessionaria della progettata autostrada regionale Broni-Mortara. Belloni prende il posto di Andrea Astolfi, scomparso nel settembre 2020. Da sempre impegnato nei trasporti e nelle infrastrutture, il neo-presidente è stato nei consigli d’amministrazione di varie società, tra cui Pedemontana Lombarda, Brebemi e Autocisa. Il Polo logistico di Mortara e il relativo interporto sono stati finanziati dalla Fondazione Banca del Monte di Lombardia sotto la guida di Aldo Poli, il vero sponsor della struttura intermodale lomellina.
Il terminal si trova in una fase cruciale, presenta punti di forza ma anche di debolezza e il destino della struttura si gioca proprio nel superamento delle criticità. Dispone di un ampio piazzale intermodale con una superficie complessiva di oltre 100mila metri quadri con tre binari operativi di carico/scarico e quattro binari di presa e consegna lunghi 650 metri, quindi di poco inferiori al nuovo standard europeo. Accanto al terminal ferroviario c’è l’area logistica in continua crescita che al suo completamento sarà costituita da sei magazzini all’avanguardia nel risparmio energetico per un’area coperta di 180mila metri quadri. Il terminal intermodale attualmente funziona al 40% delle sue potenzialità, quindi ha ampi spazi di crescita, da programmare e gestire nei prossimi anni e questa è la scommessa principale legata alla nuova presidenza.
Il Polo logistico era stato individuato dalla Regione Lombardia tra le strutture che dovevano rappresentare una seconda corona attorno a Milano e insediato a Mortara come baricentro di tutta la Lomellina. Forte da una parte del raccordo diretto con la linea ferroviaria Alessandria-Novara e quindi lungo il corridoio europeo “dei due mari” Genova-Rotterdam, dall’altra ha sempre scontato una forte carenza da parte dei collegamenti stradali non potendo contare su un accesso alla rete autostradale: i caselli più vicini della A7, A26 e A4 si trovano tutti a una trentina di chilometri. La soluzione ideale, del resto pensata fin dall’origine insieme alla struttura mortarese, sarebbe l’autostrada regionale lombarda Broni-Mortara in connessione diretta con il ramo piemontese di Stroppiana (Vercelli). Ma il progetto, in concessione a Sabrom, dopo una lunga e faticosa gestazione è fermo al Consiglio di Stato in un ricorso contro la valutazione di impatto ambientale negativa da parte del Governo nazionale.
Piermario Curti Sacchi