All’inizio di novembre 2024, la compagnia marittima Dfds annunciò l’interruzione delle trattative per rilevare la rete di autotrasporto europea di Ekol Logistics (Ekol Transport), ma la fratture si è evidentemente ricomposta, perché il 15 novembre la stessa società danese ha annunciato l’acquisizione. Le parti hanno concordato su un valore d’impresa di 1,8 miliardi di corone danesi (pari a circa 241,333 milioni di euro), per un’attività che genera annualmente un fatturato di 3,3 miliardi di corone (442,444 milioni di euro) impiegando circa 3.700 persone in sedi poste in dieci Paesi europei. Circa la metà dei trasporto di Ekol avviene in modalità intermodale e la società turca è già ora il principale cliente delle navi ro-ro di Dfds che operano nel Mediterraneo (soprattutto nella rotta tra Turchia e Trieste).
L'acquisizione espande la presenza di Dfds in una regione in crescita, sostenuta dalla delocalizzazione delle catene di fornitura più vicine all'Europa. La società danese spiega che il piano d’integrazione prevede tre fasi, con un obiettivo di miglioramento del margine operativo (Ebit) a circa il 5% entro il 2027, dopo aver raggiunto il break-even entro la fine del 2025. In particolare, Dfds vuole migliorare l'efficienza operativa, incrementare i volumi di traffico e ottimizzare l'uso di attrezzature e terminali.
Con l'acquisizione, Dfds integra anche il trasporto su strada con la sua rete di traghetti nel Mediterraneo, estendendo così il modello di trasporto combinato già collaudato nell'Europa settentrionale. L'obiettivo è offrire soluzioni logistiche complete e di fine filiera ai clienti che commerciano tra Turchia e l'Europa. L'azienda acquisita sarà gestita come unità separata all'interno della divisione logistica di Dfds, con alcune strutture integrate nell'unità continentale già esistente.
Dfds annunciò le trattative ad aprile 2024, ma il 4 novembre comunicò la loro interruzione perché Ekol Logistics non avrebbe soddisfatto “determinate condizioni contrattuali”, senza però chiarire quali. Dopo quest’annuncio, il presidente di Ekol Logistics, Ahmet Musul, dichiarò che la rottura era dovuta a una richiesta una riduzione del prezzo 24 ore prima della chiusura della transazione. Secondo la società danese il contesto è cambiato da aprile a novembre, con il rallentamento del mercato europeo e una maggiore concorrenza nel ro-ro, fattori che hanno portato a una revisione dell’andamento per il 2024 (con riduzione dei ricavi stimata tra l’8 e il 10%).
Dopo l’annuncio dell’acquisizione, il presidente di Ekol Logistics ha diffuso una nota in cui dichiara che “il trasferimento delle nostre attività di trasporto internazionale e sdoganamento a Dfds non ha potuto essere completato alla data prevista del 1° novembre 2024. Tuttavia, la grande attenzione e il sostegno mostrati dal presidente dell'Ufficio per gli Investimenti della Presidenza della Repubblica di Turchia, Burak Dağlıoğlu, durante tutto il processo hanno permesso alle parti di riunirsi e rivalutare i negoziati”.