Nasce un asse intermodale tra Veneto e Puglia con l’accordo siglato all’inizio di ottobre 2023 tra la società veneta di trasporto Codognotto e la compagnia ferroviaria pugliese Gts. Lo scopo è collaborare per sviluppare l’intermodalità in Italia e in Europa, con l’obiettivo di trasferire dalla strada alla rotaia almeno 50mila tonnellate di merce, ossia l’equivalente di duemila autoarticolati. Massimo Marra, sales and project manager di Gts entra nei particolari, spiegando che “con questa intesa, Gts aggiunge la Polonia al proprio network. Collegheremo Bari, Nola e Pomezia, tramite il gateway di Piacenza, alla città industriale di Gliwice. La trazione del treno da Piacenza è affidata alla nostra Gts Rail con otto treni alla settimana ma siamo pronti ad aumentarli sino a quattordici. Ogni treno trasporta trentadue container carichi di merce alimentare, beverage, mobili e siderurgico”.
Marra prosegue affermando che “grazie alle altre divisioni, Gts si rafforza sia in import che export: Gts Iberia, Gts Next e Seaway Agency, specializzata in trasporto marittimo. Con quest’ultima sarà possibile un collegamento dal porto di Taranto (con navi in arrivo dalla Turchia, Spagna e Tunisia) alla Polonia. Nonostante la carenza delle infrastrutture nazionali, crediamo fortemente che investire nel trasporto intermodale sia una soluzione vincente per tutte le imprese e industrie focalizzate sul raggiungimento della neutralità climatica in Europa entro il 2050”.
Gabriele Piccolo, deputy Ftl director di Codognotto aggiunge che “negli ultimi due anni abbiamo investito oltre dieci milioni in digitalizzazione, servizi IT e veicoli dedicati al trasporto combinato strada-rotaia. Questo accordo ci permetterà di fornire ai clienti un'offerta intermodale migliore per qualità del servizio e riduzione delle emissioni di CO2. Basta guardare il valore economico del mercato dell’autotrasporto nazionale, oltre 300 miliardi. È ovvio che le aziende, per essere più competitive, devono stare al passo con le nuove tecnologie per migliorare non solo lo spostamento delle merci ma anche per inquinare il meno possibile”.